La pineta di Nicotera Marina è l’ultimo polmone verde della città: uno splendido esempio di macchia mediterranea incastonato tra il mare e la retrostante pianura di Ravello che da tempo giace nell’incuria nonostante gli interventi di numerosi cittadini che anche di recente, si sono adoperati per tenerla pulita.
Ora interviene la commissione straordinaria con un ordinanza – la n. 21 del 26 maggio – la quale dopo aver premesso che “l’intera area risulta trovarsi in stato di degrado, aggravata dalla presenza di rifiuti irresponsabilmente abbandonati, comporta un proliferare di vegetazione, rovi e sterpaglie che creano problemi di igiene, in quanto causa per la possibile proliferazione di insetti e animali nocivi e che tale circostanza facilita la propagzione degli incendi sopratutto nella stagione calda, quando la vegetazione infestante risulta abbondante e secca” e quindi “che la suddetta circostanza rappresenta un reale pericolo per la salute della popolazione” e che “occorre procedere alla pulizia di tale area dalle indubbie potenzialità turistiche, oggi in evidente stato di abbandono” prende atto del fatto che “appare necessario provvedere senza indugio alla pulizia dell’area di che trattasi”.
La Commissione straordinaria pertanto nell stessa ordinnaza dispone che “che tutti gli enti, i proprietari, i conduttori di aree piantumate e a verde ricadenti nella fascia costiera del territorio del comune di provvedere entro il termine perentorio di 10 giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza ad effettuare i relativi interventi di pulizia, a proprie cure e a proprie spese, anche se trattasi di rifiuti abbandonati da terzi e all’eliminazione di qualsiasi condizione che possa rappresentare pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica” e a procedere “all’estirpazione di sterpaglie, al taglio delle di siepi vive, di vegetazione e rami che si protendono sui cigli delle strade pubbliche, alla rimozione e al relativo smaltimento di materiali di qualsiasi tipo e genere, anche se abbandonati da terzi”.
“I predetti interventi di pulizia – si legge ancora nell’ordinanza – dovranno essere effettuati ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità e in particolar modo nel periodo estivo”.
Per i soggetti inadempienti sarà applicata una sanzione pecunaria tra i 25 e i 500 euro.