E’ stato rinviato al 2 giugno, alle ore 19, il consiglio comunale che dovrà nuovamente riunirsi per l’approvazione del rendiconto della gestione per l’esercizio 2016. Non è bastato, infatti, l’ultimo civico consesso per approvare il punto all’ordine del giorno, la cui discussione, quindi, con i soli voti della maggioranza, è stata rinviata a venerdì. Un consiglio “animato” con il capogruppo di minoranza, Giuseppe Dato che ha “denunciato” la mancata osservanza da parte della maggioranza dei termini di notifica degli atti relativi allo schema di bilancio consuntivo 2016, dopodiché, ha abbandonato l’aula consiliare insieme agli altri due consiglieri. Con i soli voti della maggioranza, quindi, è stata approvata la proposta del consigliere Vittorio Vecchio per il rinvio della discussione nella “forma di aggiornamento e continuazione della seduta”. “Ancora una volta – afferma l’opposizione –, la maggioranza incorre in una pratica amministrativa illegittima che, non solo non tiene conto dei diritti dell’opposizione, ma dell’intera comunità. Infatti, è vero che oltre a non rispettare i termini di notifica degli atti ai consiglieri, con oggi è stata ignorata persino la diffida prefettizia indicante in 20 giorni i termini improrogabili dell’approvazione”. “Quanto dichiarato dalla minoranza è falso – afferma Mazza – e pretestuoso. Questa maggioranza ha improntato la gestione dell’Ente nel rispetto della democrazia e delle leggi, nonché dei cittadini, compresi i consiglieri di una minoranza assente ed incapace di intendere e di volere. E’ falso che gli atti sono stati messi a disposizione non rispettando la legge”. Il sindaco afferma che, con lettera datata 8 maggio, avrebbe comunicato a tutti i consiglieri l’avvenuta approvazione della relazione sulla gestione e lo schema del rendiconto 2016 e che gli atti sarebbero stati depositati, per essere visionati presso l’ufficio amministrativo, mancanti, però, solo del parere del Revisore dei conti pervenuto il 12 e “prontamente trasmesso ai consiglieri – dichiara Mazza –. Quindi abbiamo fissato la data per l’approvazione del conto consuntivo il 29, venti giorni dopo il deposito degli atti. Oggi, al fine di essere trasparenti, con la proposta di aggiornamento di questo consiglio al 2, abbiamo voluto dare prova di correttezza amministrativa e gestionale”. Intanto, ieri mattina, la minoranza ha protocollato una nuova richiesta di scioglimento del consiglio indirizzata al Prefetto e al Ministro degli Interni, “per come previsto dalla legge – dichiarano Dato, Stefano Siclari e Salvatore Burzì – e confidando che gli organi preposti, in questo caso il prefetto, diano serie e concrete risposte a tanti cittadini indignati che stanno perdendo fiducia nelle istituzioni e nella giustizia. Solo ostacolando le pratiche come quelle adottate dalla maggioranza si può seriamente parlare di legalità. La gente è stufa e pronta a scendere in piazza”.