La “saga” degli incendi dolosi nel vibonese si arrichisce purtrippo di altro due inquietanti episodi. Dopo il rogo che ha interessato il Vecchio ospedale a Nicotera è stato infatti preso di mira, la notte scorsa la sede Vescovado di Mileto, sito nel centro della “Città dei Normanni”.
Ignoti hanno bruciato il portone del fabbricato e una staccionata in legno che funge da recinzione all’edificio ma in fiamme sono andati anche i rifiutri che nel corso del tempo si erano accumulati all’ingresso del Vescovado stesso. L’area adeso, è stata posta sotto sequestro dai carabinieri.
E solo l’intervento dei carabinieri della Stazione di Mileto, guidati dal maresciallo Alessandro Demuru, che hanno poi avviato le indagini sull’accaduto – assieme ai Vigili del fuoco del comando provinciale di Vibo, hanno evitato che le fiamme si propagassero ulteriormente.
Il secondo avvenimento ha invece interessato un muro della sede del Carnevale miletese, vicini alla Pro loco cittadina, dove sono state fatte delle scritte scritte ingiuriose ed è stata disegnata una svastica al contrario.