Tavolo tecnico sul mare, un progetto comune per eliminare i nutrienti delle alghe

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Un progetto unico per l’area interessata dall’inquinamento marino da presentare, nel più breve tempo possibile, alla Regione Calabria, al fine di ridurre gli elementi nutrizionali che darebbero origine alle microalghe.

Nicola Auricchio e Adolfo Valente

Sono le conclusioni a cui è giunto il tavolo tecnico fortemente voluto dalla terna commissariale (Adolfo Valente, Nicola Auricchio e Michela Fabio) che si è svolto presso la sala consiliare di palazzo Convento. All’incontro sono intervenuti i sindaci di Ricadi, Joppolo, San Ferdinando e Limbadi, Giulia Russo, Carmelo Mazza, Andrea Tripodi e Pino Morello, i commissari del comune di Gioia Tauro, i rappresentanti del comitato “7 agosto” di San Ferdinando, del movimento “14 luglio” e la biologa marina dell’Università della Calabria di Cosenza, Silvia Mazzuca.

Tonino D’Agostino

“Una problematica – afferma Auricchio –, quella della prolificazione algale non tossica, che sta condizionando fortemente il sistema turistico locale. Dopo aver ascoltato i sindaci e i rappresentanti dei movimenti la mia idea è quella di redigere in sinergia un progetto comune al fine di eliminare definitivamente i fattori inquinanti, ma soprattutto i nutrienti delle alghe così da cancellare del tutto la problematica evitando che si ripresenti nuovamente”.

A tal fine, per la Mazzuca è necessario recuperare, analizzare e, quindi, capire a fondo la tipologia delle alghe in modo da poter trovare nell’immediato una soluzione alla problematica rimuovendo, così, una volta per tutte, le sostanze che alimentano, in un modo o nell’altro, questo tipo di alghe.

“Dopo questa fase ricognitiva dei sindaci – dichiara Tonino D’Agostino del movimento “14 luglio” – intendiamo portare avanti un’indagine seria sulle reali fonti di inquinamento che possono essere i villaggi e le condotte di sollevamento. Infatti, il percorso da seguire dovrà riguardare più piani e più comuni. Sarà importante, tra l’altro, ampliare l’indagine conoscitiva anche attraverso lo studio dei fondali marini”.

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