Buste, bidoni di plastica, bottiglie, polistirolo, vetro, attrezzi per la pesca, parti d’imbarcazioni e canne depositate sull’arenile dalle mareggiate. E’ il raccolto effettuato dai volontari di Legambiente che, come ogni anno, si sono ritrovati sul lungomare del comune tirrenico per dare il via alla campagna ambientalista, “Spiagge pulite e fondali puliti”, tutti insieme, sotto il sole, a ripulire dai rifiuti abbandonati e dalle sterpaglie che invadevano scogliera e lungomare.
La raccolta dei rifiuti promossa dall’amministrazione comunale insieme alle associazioni che operano sul territorio ed in sinergia con il circolo di Legambiente e “La Ginestra” di Ricadi, è stata coordinata dai referenti territoriali del circolo, Carmela Albino e Domenico Lo Bruno.
Presenti all’iniziativa, inoltre, i consiglieri, Florinda Albino e Ambrogio Scaramozzino. Inoltre, quest’anno, a partecipare alla raccolta, circa venti giovani migranti provenienti da Costa d’Avorio, Gambia e Senegal, che da circa un anno soggiornano in una struttura proprio sul lungomare del capoluogo, che con il cappellino giallo di Legambiente in testa e ramazza in mano si sono uniti ai tanti volontari fornendo un prezioso contributo per rendere la scogliera e il lungomare di Joppolo più pulito.
Un’attività concreta di pulizia, ma soprattutto “un atto di sensibilizzazione e di educazione ambientale – afferma un soddisfatto sindaco Carmelo Mazza – per frenare lo scempio a cui spesso siamo costretti ad assistere anche in piena stagione estiva. Sono entusiasta di ospitare a Joppolo Legambiente ed orgoglioso di fare un lavoro concreto per rendere la scogliera ancora più accogliente per i turisti e i cittadini”.
Analoga la soddisfazione del presidente di Legambiente Ricadi, Franco Saragò, per aver portato, anche a Joppolo, “un appuntamento del progetto finalizzato a pulire le nostre spiagge dai rifiuti che finirebbero in mare con conseguenze devastanti per il già fragile ecosistema”.
Armati di cappellino, guanti e ramazze anche i consiglieri comunali “alla mission ambientale – dichiarano Albino e Scaramozzino – che ha caratterizzato l’iniziativa si è aggiunta, grazie ai giovani migranti, quella sociale. Una giornata di inclusione che sicuramente ha fatto sentire i fratelli africani parte viva della comunità che li ospita. Una grazie a loro e a tutti i volontari per il lavoro profuso atto a rendere questa incantevole porzione della “Costa degli Dei” ancora più fruibile e decorosa. Auspichiamo che la sinergia con Legambiente prosegua nel tempo”.