Giulia Caminito, con l’opera prima “La grande A”, Giunti editrice, ha vinto la XXV edizione del Premio letterario nazionale “Giuseppe Berto” tenutosi a Mogliano Veneto. A proclamarla vincitrice è stato Antonio d’Orrico, presidente della giuria che aveva selezionato la cinquina finale della quale facevano parte Nicola De Cilia, con “Uno scandalo bianco”, Rubbettino; Andrea Inglese, con “Parigi è un desiderio”, Ponte alle Grazie; Francesca Manfredi, con “Un buon posto dove stare”, La nave di Teseo, e Athos Zontini, con “Orfanzia”, Bompiani. La vincitrice ha avuto la meglio su una concorrenza qualificata. Il Premio, peraltro, suscitava l’interesse del panorama letterario calabrese che sperava in un’affermazione di Nicola De Cilia all’esordio con un romanzo pubblicato dalla casa editrice calabrese della Rubettino. Giulia Caminito è nata a Roma nel 1988 e suo padre era originario di Asmara.
Il romanzo è ambientato nel Corno d’Africa e dà spazio al periodo del colonialismo italiano in Africa. La scrittrice attinge ai ricordi dei familiari per rimettere in piedi vicende storiche complesse e quasi dimenticate. A primeggiare, comunque, è il rapporto tra madre e figlia, protagoniste di una vita che si sviluppa tra Alto Milanese e Africa. Alla vincitrice è andato il premio di 5mila euro che da sempre viene messo in palio dagli organizzatori tra cui il comune di Ricadi presente alla manifestazione finale con una delegazione guidata dal sindaco Giulia Russo e festosamente accolta dal sindaco di Mogliano, Carola Arena. Registrata una massiccia presenza di pubblico a dimostrazione del fatto che il “Berto”, per la sua specificità – è riservato solo agli autori di opere prime – s’è ormai conquistato uno spazio negli ambienti letterari italiani che bisogna far di tutto per conservare. La prossima edizione si terrà a Ricadi.