L’episodio di omofobia di cui è stata fatta oggetto una coppia di giovani vacanzieri omosessuali che si son visti rifiutare la possibilità di trascorrere qualche giorno di vacanza nel Vibonese e rimbalzata su tutti i media, grazie anche alla giornalista di “Repubblica” Alessia Candito, non sta mancando – com’era prevedibile – di suscitare un ondata di reazioni.
La coppia era stata destinataria di un messaggio inviatogli dal titolare di una casa-vacanza di Santa Maria di Ricadi nel quale lo stesso anche al costo di “sembrare troglodita” comunicava ai due che lì non si accettano “gay ed animali”.
Dopo che la notizia ha scatenato centinaia di commenti di condanna sui social-network, una delle prime istituzioni a farsi avanti è stata l’amministrazione comunale di Ricadi – da sempre uno dei poli turistici di eccellenza dell’intera regione – che per bocca del vicesindaco Patrizio Cuppari ha deplorato l’atto di discriminazione subito dai due turisti affermando che “Ricadi è un paese accogliente e di persone civili dove ognuno è libero di vivere la propria vita sessuale come meglio crede”, ricordando inoltre come l’amministrazione comunale stessa è stata una delle prime a dotare il comune di un regolamento per i matrimoni civili, l’ultimo dei quali è stato celebrato sulla spiaggia di Riaci appena un mese fa.
Ma a reagire oltre alla società civile e alle istituzioni è stata anche l’Associazione degli albergatori vibonesi, i cui componenti nell’apprendere la notizia si sono detti “esterrefatti e disgustati” al pari dell’Associazione degli albergatori di Tropea che, oltre ad invocare provvedimenti in merito, ha deciso di dare un segno tangibile di vicinanza e solidarietà ai due vacanzieri protagonisti – loro malgrado – di questa aberrante vicenda invitandoli ad accettare un soggiorno gratuito presso una delle strutture dei loro associati.
Oggi inoltre, si fatta sentire in merito anche la voce del Governatore della Calabria, Mario Oliverio che non ha mancato di condannare l’accaduto.
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