Domani sera alle 18, nella piazzetta del Brigante a Serra San Bruno, Pantaleone Sergi presenterà il suo romanzo “Liberandisdòmini” edito da Pellegrini. L’incontro con l’autore è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Il Brigante. Sul volume, considerato dalla critica un evento letterario, si soffermerà il giornalista Bruno Greco. Il programma prevede anche la lettura di alcune pagine del romanzo con accompagnamenti musicali.
Liberandisdòmini” descrive un mondo in cui le atmosfere del realismo magico si fondono con le ambientazioni locali creando un universo parallelo insieme lontano e vicino, veritiero e incantato, dove non succede niente e invece succede tutto e altro ancora, ma lo stesso tutto può rivelarsi niente, ignoto al tempo e alle geografie terrestri e come tale destinato a scomparire per sempre. Mambrici, a cavallo tra Ottocento e Novecento, è un paese immobile nel tempo e nello spazio. Un paese sconosciuto alle carte geografiche, ma di cui si può ritrovare senza difficoltà la strada; un paese dove il capo della “maffia” cerca un proprio riconoscimento e un posto tra il “nobilume” locale, le decisioni importanti vengono prese dai galantuomini riuniti in perenni conciliaboli presso la farmacia del paese, e la povera gente continua a farsi curare il corpo e la testa dalle magare coi loro intrugli e le loro pozioni. Tra siccità e carestie, morti ammazzati e possibili epidemie di colera, non mancano i tentativi di “resistenza socialista”. Il distruttivo terremoto del 1905 segna la fine di Mambrici, dei suoi protagonisti e della storia.
Pantaleone Sergi – lo ricordiamo – nato a Limbadi è un giornalista, scrittore e storico italiano. È stato inviato speciale del quotidiano La Repubblica, fondatore e direttore de Il Quotidiano della Calabria e, in trent’anni di professione, ha collaborato con numerose testate giornalistiche quotidiane e periodiche nazionali. Insegna Storia del giornalismo all’Università della Calabria, è deputato di Storia patria della Calabria e, dal dicembre 2010, presidente dell’ICSAIC (Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea), nonché presidente del Centro di Ricerca sulle Migrazioni con sede all’Università della Calabria. Dal 2002 al 2007 è stato sindaco del comune di Limbadi. Dal giugno 2005 al marzo 2010 è stato portavoce del presidente della Regione Calabria. Scrive libri di storia del giornalismo e dell’emigrazione e sull’evoluzione della criminalità organizzata, con particolare attenzione alla ‘ndrangheta calabrese e alla mafia lucana dei Basilischi. Nel 2017 ha esordito come narratore proprio con il romanzo “Liberandisdòmini”.
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