La storia dello sport spesso è legata anche a personaggi non celebri, sconosciuti al grande pubblico ma che per affermare i valori insiti nella pratica sportiva non hano mancato di dare un loro valido contributo che meriterebbe almeno un degno riconoscimento.
A questi eroi sconosciuti si dedica da tempo il Cav. Vitaliano Davoli, di Catanzaro, che da anni, si dedica con grande slancio nel far intitolare impianti sportivi a persone decedute. Un compito per certi versi molto ingrato – afferma lui stesso – poichè lui stesso vorrebbe che queste persone fossero ancora in vita, persone che nella loro esistenza hanno saputo dare tanto di buono ai loro simili, con dedizione e passione.
Tra queste persone Davoli non manca di menzionare Giuseppe Putruele, (nella foto) un uomo scomparso il 3 luglio 2011 che nella sua azione ha profuso il meglio delle sue energie, che ha sempre dimostrato un’instancabile e genuina voglia di fare, di proporsi, di seminare quel seme che nell’immediato e, sicuramente anche nel futuro, darà i suoi preziosi frutti. Il Putruele infatti – scrive Davoli – giunto a Joppolo da San Nicolò di Ricadi nel lontano 1979 – assime ad altri amici coraggiosi – riuscì ad allestire un’ organizzazione sportiva nel piccolo centro costiero vibonese, un piccolo lembo di terra sulla Costa degli Dei, lambito dal Mar Tirreno ed incastonato ai piedi del Monte Poro, dove l’ufficialità del calcio non c’era mai stata, mai rappresentata. Putruele quindi è stato per Joppolo un grande protagonista poichè ha saputo creare dal nulla una squadra che, negli anni, ha raccolto consensi ed ammirazione, ha conseguito vittorie ed anche premi (premio disciplina) ed ha contribuito a far conoscere il piccolo centro del vibonese anche in paesi lontani. Ironia della sorte, veniva soprannominato ”Piola”, come Silvio Piola, famosissimo giocatore di serie A e il nomignolo era pertinente: proprio quando Egli è nato, infatti, il capitano della Nazionale, Piola, era anche capocannoniere della Lazio: è’ evidente che, chi in quegli anni gli ha attribuito tale soprannome, sicuramente vedeva in Lui qualcosa che gli ricordava alcune caratteristiche di uno dei più grandi centravanti della storia del calcio.
Il Putruele, – ricorda ancora lo stesson Davoli – sin dall’anno 1979, fu co-fondatore e Presidente della Società Sportiva Joppolese, rimanendo in carica – la 1ᵃ volta- ininterrottamente per sei lunghissimi anni, sino al termine della stagione sportiva 84/85. Però, il suo merito più grande non è tanto quello di aver fondato la Società Sportiva Joppolese, ma di aver saputo affrontare e superare difficoltà di ogni genere per mantenerla in vita. Molti infatti, aprono e chiudono sodalizi su tutto il territorio nazionale, ivi inclusi il Nord ed altre aree della penisola, economicamente di gran lunga più fortunate delle nostre aree del Sud Italia, che si distinguono per abbondanza di attività economiche, ricchezze, sponsorizzazioni ed impiantistica sportiva; per non parlare poi dei percorsi autostradali, statali e provinciali di gran lunga superiori alle nostre. L’altra e forse più ancor clamorosa sfida è stata quindi quella di fondare un’ organizzazione sportiva senza l’impianto di gioco ed Egli infatti, non avendo nel centro di Joppolo l’impianto sportivo, dovette emigrare, per circa 3 anni, in paesi limitrofi a Joppolo, che ne erano forniti.
Putruele venne rieletto Presidente dal 1987 al 1990. Nell’ anno successivo, dovette rinunciare alla carica per motivi di salute. Dal 1992 al 1997 tornò ad essere Presidente della Società; nella stagione 97/98, restava in carica in qualità di Consigliere, mentre alla guida, come Presidente di quell’anno, c’era Francesco Putruele, suo figlio poi sempre rimasto ai vertici della società. Putruele aveva anche altre passioni, ecco perché poliedrico: amava pescare con la barca, era un ottimo lettore di libri, fervente devoto di San Pio. Era una persona sicuramente distinta ed elegante, soprattutto quando rappresentava la sua Joppolese nei vari contesti sportivi, aveva anche le sue idee politiche colorate di rosso antico.
Per tutti questi motivi il cav. Davoli da tempo ha chiesto assieme ai familiari di Putruele – i figli Carmen e Francesco – che a lui sia intitolato il campo sportivo di Joppolo. Una richiesta che con una petizione popolare, è stata sottoscritta da ben 707 persone e che il 15 dicembre 2016, ha trovato un valido sostegno nell’amministrazione comunale cittadina guidata dal sindaco Carmelo Mazza, che con una delibera di giunta comunale, ha presentato una formale richiesta al Prefetto di Vibo Valentia, al fine di intitolare il Campo Sportivo in località San Bruno Melia allo stesso Putruele nonostante non siano ancora trascorsi – come vuole una antiquata normativa – i dieci anni dalla sua scomparsa.
Una proposta che anche noi di Mediterraneinews.it – nel nostro piccolo – ci sentiamo di appoggiare certi nella sensibilità del Prefetto di Vibo che non vorrà negare – ne siamo certi – questo piccolo riconoscimento ad un uomo che tramite la pratica sportiva ha coinvolto decine e decine di giovani insegnandoli loro, come solo lo sport spesso sa fare, il rispetto delle regole, la bellezza dello stare insieme e la gioia della vita.