Pizzo calabro: oltre le previsioni i risultati del Progetto GinnastichiAmo.

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Chi pensa che la condizione fisica delle persone in età adulta, sia soggetto ad un decadimento inevitabile può essere oggi ulteriormente smentito non solo dagli innumerevoli studi presenti al riguardo ma – nel suo piccolo – anche dai risultati, resi noti oggi, di un interessante progetto tenutosi anche a Pizzo calabro nei mesi scorsi e denominato “GinnastichiAmo”.

Un progetto che – lo ricordiamo – viene promosso su tutto il territorio italiano dall’Accademia nazionale della cultura sportiva (Ancs), presieduta dal docente universitario Michele Panzarino, che insegna Fitness degli anziani all’Università Tor Vergata di Roma e all’Università telematica San Raffaele. L’associazione, che già conta 54 sedi dislocate lungo lo Stivale, aveva infatti scelto Pizzo calabro per promuovere anche in Calabria la sua iniziativa, grazie alla collaborazione che si è instaurata con l’Amministrazione comunale, che ha finanziato i corsi ad accesso gratuito per le persone dai 55 anni di età in su.

Al progetto in questione, hanno preso parte 58 cittadini e cittadine napitine e visto il successo e il gradimento che ha ottenuto esso sarà ora riproposto ai primi di Novembre con le iscrizioni che partiranno a metà Ottobre e saranno annunciate con una locandina affissa per le vie della città costiera vibonese. Anche quest’anno, il comune di Pizzo calabro – guidato dal sindaco Gianluca Callipo – supporterà finanziariamente i costi del progetto e chi vorrà partecipare dovrà solo versare un piccolo contributo spese, peraltro di entità davvero modesta rispetto ai benefici derivanti alla partecipazione delle varie iniziative in cui il progetto stesso si articola, che non sono solo di ordine fisico visto che queste, aiutano i processi di socializzazione delle persone coinvolte.

I test e tutto il progetto è stato svolto nella palestra della scuola media Antonino Anile di Pizzo dal mese di febbraio (pre test) al mese di maggio 2017 (post- test). L’intero campione si è sottoposto ad una sere di valutazioni e a tutti i soggetti infatti sono state registrate le misure antropometriche: statura, peso, circonferenze (vita, fianchi) ed è stata effettuata una mini anamesi per conoscere l’incidenza delle principali patologie (diabete e ipertensione) e per poterne adattare eventualmente il lavoro ginnicomotorio.

Per la valutazione delle capacità motorie sono stati utilizzati tests normativi e nello specifico: 1) 30-second chair stand test per la valutazione della forza degli arti inferiori; 2) Crunch inverso adattato per la valutazione della forza addominale; 3) Fingertip-to-floor (FTF) test per la valutazione della flessibilità della catena posteriore; 4) One-legged stance test per la valutazione dell’equilibrio: 5) Handgrip test: per la valutazione della forza di presa delle mani.

Il protocollo di lavoro è stato condotto e supervisionato da istruttori specializzati nell’attività fisica adattata due volte a settimana per 50 minuti a sessione con la durata complessiva di 4 mesi. Tra loro è da lodare l’impegno, la costanza e la professionalità della dottoressa napitina Anna Pintimalli (nella foto) che ha supervisionato tutto l’iter del progetto svoltosi a Pizzo calabro e ha efficacemente accompagnato tutti i soggetti coinvolti alla scoperta dei benefici derivanti dalle varie attività. Un lavoro prezioso il suo che peraltro è stato molto apprezzato dai partecipanti.

Tali attività – come dicevamo – sono state svolte nella palestra scuola comunale di Pizzo. Le esercitazioni prevedevano l’alternanza di lavori singoli, in coppia e in gruppi. Il lavoro era incentrato sulla flessibilità e sulla forza muscolare, con particolare interesse per quella addominale e dell’arto inferiore. La singola seduta di lavoro è stata temporalmente organizzata in: 20% riscaldamento; 20% di esercizi di attivazione cardiovascolare; 20% sull’allungamento muscolare; Il 40% sulla forza muscolare. Nell’ultimo mese il progetto ha previsto anche delle passeggiate in ambiente naturale e dei giochi sportivi adattati e codificati per la terza età come lo Skymano.

L’intero campione presentava una situazione di sovrappeso /obesità I grado e inoltre il 14% dei sogeggti che lo componevano erano affetti da diabete e il 58% da ipertensione.

Ebbene, i risultati non possono che dirsi molto soddisfacenti e in alcuni casi hanno superato persino le più rosee previsioni. La flessibilità dei soggetti è aumentata del 60%, mentre il test dell’equilibrio ha rilevato un miglioramento medio di circa 13 secondi di mantenimento della posizione di equilibrio monopodalico in entrambi gli arti inferiori. Per quanto concerne la forza degli arti inferiori – nel cosidetto 30-second chair stand test – cioè il numero di ripetizioni in 30 secondi, il miglioramento è stato nell’ordine del 74%, mentre per quanto riguarda la forza addominale si è registrato l’aumento di circa 14 ripetizioni nel test del crunch inverso adattato con un aumento quantificato nell’ordine del 100%. La forza di presa della mano FPM, un importante indicatore di efficienza fisica, è migliorata in entrambe le mani: dell’1%  nella mano destra e del 2% in quella sinistra e anche se potrebbe risultare un minimo miglioramento, il risultato conseguito è di fondamentale importanza in quanto la ridotta forza della mano (che fisiologicamente decresce dell’1% ad anno) è un fattore predittivo di disabilità nelle persone anziane.

Tutti questi dati sono stati ora raccolti un report e saranno oggetto di discussione nelle prossime settimane di una conferenza scientifica.

Un progetto dunque che merita attenzione e che speriamo possa ora essere “adottato” anche da altri comuni della nostra provincia e non solo, anche alla luce del fatto che spesso in piccoli centri come i nostri, per i soggetti adulti, è difficile trovare momenti che coniughino sport, salute e socialità e anche alla luce del fatto che la popolazione invecchia rapidamente – solo a Pizzo ad esempio il numero di over-65 è passato in un quindicennio dalle 1397 alle 1855 unità – ma spesso lo fa in condizioni di salute non propriamente ottimali.

 

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