Come ormai anche i lettori di Mediterraneinews.it sapranno, manca ormai davvero poco all’apertura della sesta edizione del Festival Leggere&Scrivere che si svolgerà dal 9 al 15 ottobre. E mentre cresce l’attesa, al Polo culturale di eccellenza del SBV a Santa Chiara a Vibo valentia – venerdì 22 settembre alle 18.00 – si terrà una interessantissima anteprima con un ospite di grande rilievo, lo psichiatra e scrittore veronese, Vittorino Andreoli.
Andreoli – lo ricordiamo autore di libri e saggi è membro italiano al Safety Working Party della The European Agency for the evaluation of Medicinal Products dal 1998 al 2001. Docente di “Psicologia generale” e di “Psicologia della crescita” presso l’Università del Molise negli anni 1998 – 2001. È Membro della New York Academy of Sciences, dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere e dell’Accademia di Agricoltura Scienza Lettere e Arti (Verona). I suoi contributi scientifici più significativi si legano ai seguenti temi: 1) La plasticità del cervello come “luogo” per la patologia mentale e quindi campo della psichiatria; in questo ambito sostiene che l’ambiente (l’esperienza) contribuisce a strutturare il cervello. 2) Le comunicazioni non verbali (ambito grafico, mimico, sonoro, ritmico) in psichiatria, come ampliamento del rapporto tra paziente e medico, ma anche come espressione che può giungere fino all’arte; 3) Il rapporto stretto tra cultura e psichiatria e dunque la psichiatria come disciplina che è anche parte della antropologia; 4) Lo studio dei comportamenti estremi e l’analisi dell’omicidio con un contributo alla psichiatria applicata alla giurisprudenza. In particolare Andreoli ha sostenuto la compatibilità tra normalità e omicidio definendone le dinamiche, contrapponendosi a Lombroso che invece legava l’atto omicida a una degenerazione del cervello, a una condizione di patologia; 5) Lo studio dei sentimenti, intesi come elemento essenziale per vincere la paura e per modificare i comportamenti sociali. In particolare si è dedicato al comportamento adolescenziale; 6) L’educazione alla prevenzione.
Nel’occasione, lo stesso Andreoli, presenterà il suo libro “La gioia di vivere. A piccoli passi verso la saggezza” edito da Feltrinelli che parla della degenerazione sociale, in cui ci troviamo secondo l’autore e nella quale sono saltati tutti i principi e tutte le regole configurando un mondo nel quale non siamo più capaci di essere felici e usiamo invece tutte le nostre migliori energie per coltivare le paure. Per Andreoli molte situazioni avverse – da un matrimonio che non funziona, ad un lavoro che non ci soddisfa, da un tradimento alle lite in famiglia – fanno di certo molto male, ma si possono superare poichè – è questo il messaggio del libro – cambiare è possibile e questo suo nuovo saggio ci insegna come fare per riconquistare la nostra felicità.
Un anteprima davvero imperdibile che preannuncia una edizione del Festival – che lo scorso ha attratto circa 30mila presenze – davvero molto ricca con sei giorni di dibattiti e incontri, oltre 200 appuntamenti e più di 300 ospiti provenienti dall’Italia e dall’estero.