“Dopo due anni e mezzo la montagna partorisce il topolino. Si, finalmente, un consigliere comunale di maggioranza porta in aula una proposta. Non si illudano i vibonesi, niente che abbia a che vedere con uno dei tanti problemi della nostra città, bensì la modifica al regolamento del consiglio comunale sulla modalità di notifica delle convocazioni delle sedute”.
E’ quasi sarcastica la nota del gruppo consiliare del partito Democratico della città capoluogo di provincia che non le manda certo a dire all’indirizzo dell’amministrazione Costa.
“C’è da dire che a differenza del bilancio, del psc, del piano di emergenza, – si legge nella nota in questione – questa proposta ha appassionato di più i consiglieri di maggioranza tanto da spingere questa volta diversi di loro ad intervenire. Troppo impegnativa la seduta per poterla portare a termine e allora quando si sarebbe dovuto parlare della salubrità dell’acqua, di una maggiore trasparenza dei lavori del consiglio comunale, i consiglieri di maggioranza, orgogliosi per aver conseguito un risultato straordinario dopo due anni e mezzo, abbandonano l’aula facendo cadere il numero legale. Poco importa se non si discute sulle soluzioni riguardante la rete idrica o la potabilità dell’acqua a Vibo Valentia”.
“Se ci fossero le riprese televisive dei lavori del consiglio comunale i vibonesi – affondano i dem – si renderebbero conto di molte cose. Dell’impegno, del rispetto istituzionale di un consiglio comunale ridotto ad una riunione di condominio senza guida, di pareri rilasciati al momento su proposte arrivate in aula sprovvisti, di gente che viene a fare solo la comparsa e va via alla prima interruzione. Vibo non merita questo. La storia di Vibo non merita questo. Ma tant’è questo è. Speriamo solo ci si renda conto che così è la città che va a sbattere”.