Un meeting delle religioni e dei popoli del Mediterraneo. Una proposta già lanciata a Tropea ed al Tavolo Università nel corso di “Cantiere Calabria”.
E’ questa una delle idee scaturite dall’incontro tenuteso tra il Vicepresidente della Giunta regionale Antonio Viscomi, e il Priore Dom Basilio Trivellato, nel corso della visita alla Certosa di Serra San Bruno, compiuta dallo stesso Viscomi. L’occasione è servita anche per accertarsi delle problematiche del compresnosrio serrese in quanto alcuni sindaci appresa della presenza del Vice-presidente gli hanno voluto parlare di alcuni problemi a cominciare dallo stato viabilità nell’area. Viscomi si è poi intrattenuto anche con il Commissario del paro delle Serre Mimmo Sodaro.
“L’incontro, – si legge nel comunicato diffuso dalla Regione Calabria – ha rappresentato un’ utile occasione per riscoprire la bellezza essenziale della Certosa, nella sua stratificazione architettonica e nella organizzazione degli spazi e, allo stesso tempo, per riflettere sulle necessarie radici spirituali e morali dell’azione politica nella prospettiva del perseguimento del bene comune, al quale gli stessi Certosini, con la loro vita di preghiera, non sono certo estranei”.
“Serra San Bruno – si legge sempre nella nota in questione che riporta le parole dello stesso Viscomi – può veramente essere considerato il cuore pulsante della Calabria: non solo per la dimensione spirituale che impregna questi luoghi, ma anche perché qui la bellezza della natura, la vivacità intellettuale, la capacità artigianale e l’impegno imprenditoriale possono veramente fare la differenza e dimostrare che, nonostante tutti i noti problemi, un altro sviluppo della Calabria è possibile, a condizione di volere, e sapere, lavorare insieme per un obiettivo condiviso. “Le condizioni per lo sviluppo di un territorio sono fin troppo note e fin troppo ripetute, quindi quello che invece deve essere sottolineato fino alla noia è che la competizione oggi non passa più tra singole imprese ma tra territori capaci di ottimizzare le caratteristiche proprie e peculiari; per questo è necessario rafforzare quello che gli economisti chiamano capitale sociale, l’insieme di relazioni tra cittadini, associazioni, imprese e istituzioni che danno senso e significato ad una comunità. In questa logica, la Certosa costituisce sicuramente il baricentro intorno al quale ruota la storia di un comprensorio ampio, non limitato alla città di Serra San Bruno, e può costruire il punto focale di un progetto di sviluppo in grado di competere alla pari con altre realtà”.
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