Riprenderanno il 6 ottobre le iscrizioni al progetto “GinnastichiAmo” che – lo ricordiamo – viene promosso su tutto il territorio italiano dall’Accademia nazionale della cultura sportiva (Ancs), presieduta dal docente universitario Michele Panzarino (che insegna Fitness degli anziani all’Università Tor Vergata di Roma e all’Università telematica San Raffaele), un associazione, che già conta 54 sedi dislocate in tutta Italia che aveva infatti scelto Pizzo calabro per promuovere anche in Calabria la sua iniziativa, grazie alla collaborazione che si è instaurata con l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianluca Callipo.
Per iscriversi basterà recarsi presso l’aula consiliare del Comune di Pizzo calabro – dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18. L’inizio dei corsi è fissato per il 3 novembre. Anche quest’anno, il comune di Pizzo calabro supporterà finanziariamente i costi del progetto e chi vorrà partecipare dovrà solo versare un piccolo contributo spese, peraltro di entità davvero modesta rispetto ai benefici derivanti alla partecipazione delle varie iniziative in cui il progetto stesso si articola.
L’anno scorso al progetto hanno aderito 58 cittadini e cittadine napitine e lo stesso ha ottenuto un grande successo per due ordini di motivi. Intanto i risultati conseguiti dal punto di vista della salute: la flessibilità dei soggetti coinvolti infatti è aumentata del 60%, mentre i test di verifica hanno rilevato un miglioramento medio di circa 13 secondi di mantenimento della posizione di equilibrio monopodalico in entrambi gli arti inferiori. Per quanto concerne la forza degli arti inferiori – nel cosidetto 30-second chair stand test – cioè il numero di ripetizioni in 30 secondi, il miglioramento è stato nell’ordine del 74%, mentre per quanto riguarda la forza addominale si è registrato l’aumento di circa 14 ripetizioni nel test del crunch inverso adattato, con un aumento quantificato nell’ordine del 100%. La forza di presa della mano FPM, un importante indicatore di efficienza fisica, infine, è risultata migliorata in entrambe le mani: dell’1% nella mano destra e del 2% in quella sinistra e anche se potrebbe risultare un minimo miglioramento, il risultato conseguit
o è di fondamentale importanza in quanto la ridotta forza della mano (che fisiologicamente decresce dell’1% ad anno) è un fattore predittivo di disabilità nelle persone anziane. Ma vi è poi un altro lato da considerare e cioè l’aspetto della socializzazione: le persone coinvolte nel progetto infatti hanno potuto vivere un esperienza collettiva molto intensa, fatta non solo di esercizi fisici ma anche di passeggiate all’aria all’aperta e di giochi sportivi adattati e codificati per la terza età come lo Skymano. E sappiamo quanto questo può essere importante nei nostri piccoli centri dove – sopratutto nei mesi invernali – le occasioni di incontro e di svago sono a volte molto poche.
Le sedute di lavoro -nell’arco dei 4 mesi del progetto – sono state due a settimana per 50 minuti a sessione e di tutti i soggetti coinvolti sono stati registrate le misure antropometriche: statura, peso, circonferenze (vita, fianchi) ed è stata effettuata una mini anamesi per conoscere l’incidenza delle principali patologie (diabete e ipertensione) e per poterne adattare eventualmente il lavoro ginnicomotorio. Al termine del corso, sono stati poi eseguiti vari test per verificare i miglioramenti conseguiti da ciascun partecipante.
E anche in questa nuova annualità del progetto in questione i partecipanti saranno guidati nelle varie attività da persone esperte, motivate e altamente qualificate: tra queste la napitina dott.ssa Anna Pintimalli (nella foto).