“Si è svolta ieri a Rombiolo la pubblica audizione per presentare il disciplinare di produzione del prodotto d’eccellenza del territorio vibonese ai soggetti interessati e per consentire agli incaricati ministeriali di verificare la conformità delle materie prime e dei metodi di produzione ai rigorosi criteri fissati dal documento. Il “pecorino” del Monte poro, quindi, va verso la Denominazione di Origine Protetta”.
Lo si apprende da una nota della regione Calabria – nella quale si legge anche che “l’audizione pubblica arriva al termine dell’iter di riconoscimento, dopo che il prodotto del vibonese, aveva già ottenuto il parere favorevole della Regione e dello stesso Ministero delle Politiche Agricole che, esaminata la documentazione proposta, hanno avuto modo di effettuare opportune verifiche e valutazioni, al fine di consentire il prosieguo delle attività finalizzate allo scopo. Quando arriverà l’ufficialità del riconoscimento al pecorino del Monte Poro, le DOP calabresi diventeranno tredici.
“Si tratta, quindi, – conclude la nota in questione – di una conquista per tutto il territorio regionale: dopo un lavoro portato avanti per tanti anni, attraverso le certificazioni delle migliori tipicità si vede finalmente riconosciuta la qualità delle produzioni agroalimentari locali. Un premio, inoltre, per l’impegno e il sacrificio di quegli imprenditori, che nel rispetto di regole e procedure, preservano la tradizione proponendo prodotti di eccellenza, che rappresentano un volano per l’economia calabrese, in un’ottica di filiera, ma anche per il turismo, con un’offerta che coniuga identità territoriale, gusto e genuinità”.
All’omportante riunione erano presenti i funzionari del Ministero delle “Politiche Agricole” Giovanni Di Bartolomeo e Laura Madotto, la dirigente regionale del Dipartimento “Agricoltura” Alessandra Celi ed il presidente del Consorzio per la Tutela del pecorino del Monte Poro Antonello Monteleone.
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