Una giornata dedicata alla Calabria all’interno della Fiera di Roma a Novembre.

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Calabria protagonista all’interno della Fiera di Roma in programma nella capitale dal 23 al 26 novembre prossimo., dove una giornata, sarà dedicata alla nostra bellissima regione. Un appuntamento che guarda al mercato Mediterraneo e si tratta della prima esposizione dedicata al “Mare Nostrum” e alle sue eccellenze agroalimentari. Un salone espositivo internazionale volto a dare voce a tutta la filiera agroalimentare, alla scoperta dei tre continenti che si affacciano sul Mediterraneo: Europa, Asia, Africa. Un viaggio didattico tra storie e tradizioni, in un’inedita rappresentazione di civiltà, luoghi, saperi e prodotti, con un fitto programma d’incontri.

Ideato e organizzato da Fiera Roma Srl, nella sua logica del percorso di crescita, Mercato Mediterraneo è ispirato a nuove e più moderne linee strategiche e di sviluppo che vanno verso l’internazionalizzazione.

Un intero padiglione sarà dedicato ai prodotti provenienti dalla nostra Regione, ma non solo poiché la giornata sarà ricca di appuntamenti anche a carattere culturale. Insomma una vetrina mondiale alla quale la Calabria e i suoi produttori potranno recitare un ruolo da protagonisti. Le immagini della giornata dedicata alla Calabria andranno in onda la domenica successiva su Rai 1 all’interno della trasmissione linea verde e sulla web tv dei Calabresi nel mondo www.kalabriatv.it.

Il Salone si sviluppa in 3 padiglioni con 5 macro aree espositive tematiche: Civiltà del Grano, è lo spazio più ampio, dedicato al grano e agli altri antichi cereali, da millenni protagonista della civiltà occidentale e risorsa distintiva di quella mediterranea, strutturandone il paesaggio e la tradizione in modo determinante.

Civiltà del Mare, area dedicata alla pesca, attività primaria dagli albori della civiltà, come mezzo per la diffusione di contatti fra popolazioni diverse e di ricchezza. Il profilo delle barche, i venti, le stelle, l’orientamento, i mestieri di pesca e le tradizioni gastronomiche hanno rappresentato durante i secoli un carattere distintivo della cultura e della storia del Bacino; Extravergine, ovvero l’olio in tutte le sue sfumature e le declinazioni dei suoi nutrienti essenziali: dall’extravergine fino ai semi oleosi. L’ingrediente simbolo della dieta mediterranea verrà raccontato in tutti i suoi utilizzi e tradizione, alimentare, di salute e di bellezza; Metterci la Faccia, l’area convegnistica: TED talks, incontri con stakeholders, personaggi “forti” e interlocutori, propositivi e pronti a “metterci la faccia”. Tavole rotonde e workshop con volti noti che rappresentano l’attualità, la politica, la cultura e che si sono espressi su temi che riguardano il Mediterraneo; Contaminazioni, storie e percorsi mercatali circolari, partendo da Roma per poi procedere a cerchi concentrici, corrispondenti ai Paesi ospitati: itinerari tematici, per raccontare come la contaminazione ha portato benessere, gusto, armonia.

Ogni area è collegata da percorsi esperienziali e il visitatore potrà apprendere storia, peculiarità, differenze tra i prodotti e applicazioni in cucina grazie alla guida dei “Virgili del Gusto”, esperti presenti in ogni sezione, per mettere in evidenza storia, costumi e caratteristiche di ogni prodotto, insegnando a realizzare le ricette, rispondere a quesiti e raccontare curiosità inedite. Momenti di racconto in cui si assaggia e si impara.

Tra i percorsi tematici: La Via del Sale (Area Civiltà del Mare). Un percorso trasversale: dai sali marini integrali delle saline storiche del nostro Paese, ai salgemma dei giacimenti rocciosi, fino a quelli utilizzati per la trasformazione di prodotti del mare e della terra e per la cura del corpo; La Via del Cous Cous (Area Civiltà del Grano): Tunisino, algerino, marocchino o trapanese? Questa forma di grano antichissima verrà presentata con tutti gli ingredienti per realizzarla, con l’ausilio di tutti gli strumenti più adatti; Dieta Mediterranea (Area Extravergine): Percorso ispirato al modello nutrizionale diventato Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2010 e che ha come prodotti cardine l’olio extravergine, la pasta, le verdure, il pesce; Etnobotanica (Area Exrtavergine): Antropologia e botanica insieme per raccontare come le piante e le erbe di un territorio siano patrimonio di biodiversità, fonte di primo nutrimento e cura per la comunità. Erbe spontanee, radici, e fiori per realizzare liquori, sciroppi, decotti; Pizza Patrimonio Unesco (Area Civiltà del Grano): Una storia di acqua, farina, sale, olio extravergine e pomodoro che diventa identità di un popolo. Un percorso per riconoscere l’unicità della pizza italiana, illustrata nel dossier presentato ad UNESCO, ma anche di tutte le altre forme di focaccia e schiacciata. Una strada per perdersi nella biodiversità italiana del pomodoro, nella sapienza di creare la mozzarella, e per conoscere il profumo di farine da semi antichi, preziosi, nutrienti.

Attività specifiche, gratuite con prenotazione, verranno organizzate in ogni area tematica, con laboratori curati dagli educatori di Slow Food Roma, coordinati da Giuseppe Orefice, tecnologo alimentare, scrittore ed educatore, esperto in percorsi per le scuole e fattorie didattiche.

Mercato Mediterraneo ospiterà, inoltre, una lezione del Master “Food and Wine” de l’Università Tor Vergata di Roma, Facoltà di Economia. La partecipazione, costruita con la Professoressa Simonetta Pattuglia, Professore aggregato di Marketing, Comunicazione & Media, e Direttore del Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media all’Università Tor Vergata di Roma, prevede anche un contest rivolto ai partecipanti al Master focalizzato sulla progettazione dell’edizione 2018 di Mercato Mediterraneo.

Nell’Area Extravergine si terrà una delle sessioni di assaggio dell’“Olive Oil Tokyo Contest”, con i degustatori provenienti da Giappone, Stati Uniti, Turchia, Tunisia, Marocco, Spagna, Italia per raccontare come nel mondo si percepisce la qualità dell’olio italiano. E per la prima volta a Roma, si terrà la Mostra fotografica Ulivi Secolari di Puglia, per gentile concessione del Dr. Giovanni Resta, fotografo ed esperto di extravergine. Immersi tra immagini a grandezza naturale di ulivi secolari, tronchi e cortecce, si terrà un’agorà sempre attiva su olio e botanica con “Tutto quello che avreste voluto sapere sull’olio ma non avete mai osato chiedere”.

Ancora, nell’area “Civiltà del Mare”, nello spazio “Coffe, reti, nodi” si terranno corsi per grandi e piccoli, per raccontare la biodiversità mediterranea. Si insegnerà a realizzare una rete e le esche, a fare i nodi da pesca più importanti, apprendere le tecniche grazie a chi il mestiere lo fa da sempre. Infine, nell’area eventi, si terrà la presentazione di Palermo Capitale della Cultura 2018, Città dell’Accoglienza con la presenza del Sindaco Leoluca Orlando della Città Metropolitana di Palermo: un progetto triennale ambizioso che lega fortemente i temi dell’accoglienza, dello scambio e dello sviluppo.

Inoltre vi saranno anche lezioni uniche, della durata di due ore, condotte da esperti ed intellettuali che hanno sviluppato e approfondito il tema del Mediterraneo da punti di vista diversi: la Geologia, la Storia, la Filosofia, la Letteratura, l’Economia. Come ad esempio “Quando fenicio significava porpora”, l’incontro con il Prof. Michael Sommers de l’Università di Liverpool sulla civiltà fenicia, pioniera nel concepire il Mediterraneo come un immenso mercato.

Il ricco programma di Mercato Mediterraneo prevede anche attività legate all’analisi sensoriale di extravergine e pane, nonché alla preparazione e cottura di pane e pizza (con l’ausilio del CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa e di Rossopomodoro), e alla realizzazione della pasta madre per la panificazione casalinga. Ancora nell’ottica del recupero e continuità delle tradizioni, è previsto un laboratorio dedicato al “Sapone di una volta”, la preparazione del sapone come si faceva un tempo, con gli elementi di scarto, come la cenere e l’olio usato, per perpetuare una conoscenza che riporta alla naturalità della produzione casalinga di prodotti per cosmesi e bellezza.  E nell’area Civiltà del Mare, si terrà il seminario “Sfilettare un pesce” che affronterà e trasmetterà le tecniche di sfilettatura ottimizzando le potenzialità delle carni.

“Con Mercato Mediterraneo – spiega Pietro Piccinetti, Amministratore Unico di Fiera Roma – colmiamo un vuoto del panorama fieristico e offriamo al territorio una manifestazione che fonde affari e cultura, scambi e storie, sapori e saperi, partendo dai prodotti agroalimentari, da sempre veicolo di identità e al tempo stesso integrazione e mescolanze. Fiera Roma accende i riflettori sul Mediterraneo e la sua ricca tradizione di prodotti della terra, che è insieme cultura, salute, economia e storia. E ricandida Roma a svolgere appieno il suo ruolo di Capitale di questa area”.

 Per quattro giorni, insomma, Roma diventerà Capitale del Mediterraneo e il suo polo fieristico si trasformerà in un vero e proprio grande mercato alimentare, luogo di incontro e discussione su cui convergono culture e civiltà differenti, legate all’alimentazione. Food corner, showcooking e itinerari del gusto, certo, ma soprattutto storie e linguaggi millenari, arte, cultura e musica, nuovi scenari e contaminazioni legati al “mangiare mediterraneo”, che troveranno spazio nel fitto programma di incontri, percorsi tematici didattici, laboratori, workshop e TEDtalk, tutti gratuiti previa prenotazione, sui temi più caldi legati al food in un’ottica mediterranea. E’ un’occasione unica per incontrare volti e protagonisti del panorama culturale e politico, italiano e internazionale, assistere a lectio magistralis, prendere parte a incontri formativi e tavole rotonde. Una visita a Mercato Mediterraneo permetterà, quindi, di incontrare produttori, chef, operatori e aziende nazionali e internazionali, assaggiare ed acquistare specialità di territori lontani e creare relazioni, portando a casa un bagaglio di nuove esperienze.

Tutte le attività sono supervisionate dal Comitato Scientifico di Mercato Mediterraneo, presieduto da Alfonso Pecoraro Scanio e di cui fanno parte Giovanni Zucchi (Vice Presidente Oleificio Zucchi), Ernesto Di Renzo (Antropologo Università Tor Vergata di Roma), Gianluca Bagnara (Economista specializzato in Agribusiness), Marco Sarandrea (Accademia delle Arti Erboristiche), Francesco Sottile (Docente di Scienze Arboree Università degli Studi di Palermo), Maurizio Pescari (Responsabile Comunicazione del Movimento Turismo del Vino e docente dell’Università dei Sapori), Simonetta Pattuglia (Professoressa Università Tor Vergata di Roma).

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