E’ una bocciatura senza appello per il nostro capoluogo di provincia, quella del Rapporto 2017 di Legambiente sulle performance ambientali delle città capoluogo, che quest’anno ha incoronato Mantova come città più vivibile d’Italia.
Vibo valentia infatti, si piazza in 91° posizione, lontana anni luce da Cosenza che quest’anno è tredicesima ma dietro anche a Catanzaro (che si colloca al 59° posto), Reggio Calabria (che si piazza al 63° posto) e persino di Crotone che la precede di poco, all’’87° posto.
Ma quali sono i fattori che hanno inciso su questo pessimo risultato? Sicuramente ha inciso il dato sulla dispersione dell’acqua ottenuto dalla differenza percentuale tra acqua immessa e consumata per usi civili, industriali e agricoli che qui nella nostra città capoluogo tocca l’incredibile percentuale del 71.9%, la percentuale di rifiuti differenziati sul totale dei rifiuti urbani prodotti (solo il 12.8% del totale), il numero praticamente inesistente dei passeggeri trasportati annualmente dal trasporto pubblico (solo 2) e dei metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti (zero !!!).
E il gap che separa Vibo Valentia dalle altre città capoluogo è ben evidente quando dai dati si passa alle posizioni conseguite nelle varie classifiche tematiche: aree pedonali (104° posto) piste ciclabili (94°), tasso di motorizzazione (93°), raccolta differenziata (96°) e dispersione idrica (98°). Aggiungiamo poi lo scarsissimo utilizzo del solare e del poco verde urbano.
Solo lo scarso inquinamento evita a Vibo valentia l’ultimo posto complessivo. Come dire, in dialetto calabrese, “eh vabbè cunsulamundi, tantu cà si campa d’aria……….”!!