Una squadra di tecnici ha lavorato tutto il pomeriggio di ieri per individuare il guasto che lunedì scorso ha bloccato il funzionamento dell’impianto di osmosi del servizio dialisi costringendo il personale medico a predisporre il trasferimento di sette pazienti all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia e altri due nell’ospedale di Taurianova. L’intervento è andato a buon fine e oggi, col turno pomeridiano, tutto è tornato alla normalità. Una situazione di chiara emergenza che ha creato non pochi disagi anche perché il lunedì viene ritenuto il giorno più delicato per chi deve sottoporsi a trattamento. Sabato e domenica, infatti, il servizio è chiuso e il lunedì tutti i pazienti si trovano nella necessità di procedere con puntualità alla dialisi per evitare di entrare in crisi o addirittura in coma. Quanto accaduto non pare abbia precedenti, ma, di certo, obbliga in management aziendale a prendere in seria considerazione la necessità di intensificare i controlli sul funzionamento dei reni artificiali e degli impianti che li supportano per evitare di mettere a rischio la salute degli ammalati. Non è neppure da scartare l’idea di preventivare la spesa per l’acquisto di nuovi macchinari. Quelli esistenti, infatti, hanno ormai oltre vent’anni di vita. Nelle condizioni della dialisi di Nicotera pare si trovino anche le strutture di Vibo, Soriano, Serra San Bruno e Tropea.
Decisamente un impegno finanziario non indifferente per l’Asp, ma il problema non va sottovalutato. Peraltro, l’Aned da sempre rimarca che il Vibonese è il territorio con una delle più alte percentuali di nefropatie in Calabria e, quindi, non si può pensare di dare risposte improvvisate ad una questione che interessa centinaia di persone. Tutto sommato, nel Vibonese il servizio dialisi è da qualche lustro una realtà ben organizzata e funzionale. Nello specifico, la struttura ubicata nel presidio ospedaliero nicoterese è entrata in funzione nel 1986 operando alle dirette dipendenze della Nefrologia dello “Jazzolino”. Nel 1993 ha cominciato a lavorare autonomamente ed oggi dispone di nove reni artificiali che possono trattare altrettanti pazienti per ogni turno. Alcuni arrivano anche dalla Piana di Gioia Tauro. I problemi più seri sono legati al “nomadismo” dei medici costretti alla reperibilità anche in altre strutture della provincia con ricadute negative sulla “gestione” del paziente. Da sottolineare che, durante il periodo estivo, viene attivato un terzo turno riservato alla dialisi vacanze. In sostanza, i nefropatici nel Vibonese sono oltre cento e vengono curati a Soriano (11), Serra (13), Tropea (34), Vibo (45) e Nicotera (18). Una rete, quindi, capillare che riesce a soddisfare tutte le esigenze del territorio provinciale.