"Fratelli d'Italia". Un partito nato nel 2012 dall'idea di un nicoterese. "Fratelli d'Italia". Un partito nato nel 2012 dall'idea di un nicoterese.

“Fratelli d’Italia”. Un partito nato nel 2012 dall’idea di un nicoterese.

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E’ la Calabria che un tempo si chiamava “Italia”. Non poteva non nascere dall’idea di un calabrese il suggerimento di un nuovo partito da chiamarsi “Fratelli d’Italia”. L’idea è di  Antonio Leonardo Montuoro, vecchia volpe democristiana  nonchè giornalista e analista di Teo-Intelligence il quale, una sera, la suggerì a Silvio Berlusconi in presenza di Giorgia Meloni.

Era il 15 settembre 2012 e Silvio Berlusconi insieme a Giorgia Meloni si imbarcavano a Venezia sulla nave da crociera MSC Divina per partecipare ad un tratto del viaggio fino a Bari  in compagnia dei giornalisti del quotidiano di famiglia “il Giornale” i quali, spesso, amano organizzare gite e viaggi tra colleghi e lettori del giornale. In quella occasione, i partecipanti erano circa 400. Berlusconi era accompagnato oltre che da Giorgia Meloni anche da Paolo Bonaiuti e, all’arrivo al porto di Bari, veniva accolto dall’allora Governatore Raffaele Fitto. Tra i giornalisti presenti segnaliamo Sandro Sallusti, Paolo Granzotto e il compianto Mario Cervi. Per caso ci stava anche il giornalista Antonio Leonardo Montuoro attuale direttore responsabile di MediterraneiNews, imbarcato o meglio “imbucato” in una crociera di 12 giorni per un riposo da godere come meritate ferie settembrine.

Già nel 2000, il Cavaliere iniziava la sua campagna elettorale con un analogo viaggio per mare, per poi vincere le regionali e le politiche del 2001 conquistando palazzo Chigi. Nel 2012, alle ore 15:00, un motoscafo Riva si affiancava alla MSC Divina e il Cavaliere saliva sulla gigantesca nave da crociera che ospitava i lettori e i giornalisti de “Il Giornale”, con partenza alle 17,30 alla volta di Bari. La crociera poi proseguì fino al 22 settembre in porti italiani, greci, turchi e croati. Il Cavaliere era in gran forma e non risparmiava strette di mano e sorrisi ai presenti nel mentre consumava un the nella Lounge di prua con le vetrate della Divina che affacciavano sulla stupenda laguna di Venezia.

Montuoro e Berlusconi
Montuoro e Sallusti

Quella sera, prima della serata di gala, il Cavaliere non  rinunciò a guardare la partita del suo Milan. Intorno alle 22 arrivò a cena tra gli applausi e le ovazioni dei presenti. A fine cena si  intrattenne in una sala riservata con i giornalisti del quotidiano di famiglia “Il Giornale” ed alcuni stretti collaboratori ed amici, ascoltando canzoni dell’immancabile Mariano Apicella. In quella serata – racconta Montuoro – ho avuto modo di parlare con il Presidente Silvio Berlusconi, disquisendo sia sul nuovo  nome che si voleva dare al partito e sia su varie sue iniziative umanitarie specie in Africa, dove egli sostiene economicamente delle missioni umanitarie e alcune strutture socio sanitarie per bambini in villaggi che necessitano di tutto. Il discorso era piacevole in quanto in Italia, da oltre venti anni, Montuoro era anche il presidente di una struttura socio sanitaria per anziani e malati di Alzheimer a Loreto (AN), cosa che incuriosì il presidente Berlusconi spingendolo a confrontarsi e disquisire sulle comuni iniziative. Inevitabilmente poi il discorso si spostò in politica e, precisamente, sul nome del partito. Montuoro afferma di aver suggerito il nuovo nome di “Fratelli d’Italia” atteso che si voleva cambiare l’intestazione al Partito della Libertà uscito perdente nelle ultime elezioni. Se ne parlava insistentemente in quella estate del 2012 della necessità di effettuare un cambio di nome al partito, ma Montuoro insistette nel dirgli di assecondare la nascita un secondo partito a destra ma che in prospettiva guardasse verso il centro della politica, con il nome “Fratelli d’Italia” e con una donna alla guida suggerendo proprio Giorgia Meloni, presente in nave, lasciando in vita il “Partito della Libertà”. Questo è quanto accaduto, in una notte di settembre, nel mare Adriatico nel 2012 ed oggi nel 2022, a distanza di 10 anni esatti, Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia si trova ad essere la prima donna a guidare il governo italiano con una maggioranza schiacciante alla Camera e al Senato.

Già Fabrizio Cicchitto, intervistato nel luglio 2012 affermava: “smontare il Pdl e tornare a Forza Italia del 1994, sarebbe un’operazione impossibile. Del Pdl si può cambiare il nome e il simbolo ma non può essere smontato nel suo meccanismo associativo di fondo costituito dall’incontro fra l’area politica di Forza Italia, quella derivante da An e quella espressa da formazioni minori.”

Forza Italia fu un’intuizione geniale di Silvio”, spiegava Paolo Bonaiuti presente nella crociera. “Nome patriottico, trasmetteva forza, energia, entusiasmo. E conteneva un’idea di tifo non partigiano, ma per tutto il Paese”. Ma gli ex An erano già sul piede di guerra. Un problema di immagine dopo che l’ex leader Fini,  li aveva lasciati al loro inesorabile destino. Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa proponevano alcune parole chiave intorno alle quali era per loro possibile creare il nuovo nome: “Italia”, “nazione”, “nazionale” (non quella che gioca a calcio, ovviamente). E se l’ex democristiano Claudio Scajola proponeva il nome che più gli si confaceva, “Partito dei moderati”, Giorgia Meloni, la più giovane ministro dell’allora governo Berlusconi, era la più conservatrice affermando: “Pdl è una delle poche cose che hanno funzionato nel partito”, non immaginando ancora che si stava creando il soggetto politico vincente, quale contenitore di una politica di più ampio respiro utile a portare verso il centro moderato una destra che nulla aveva e voleva più da spartire con la storia del passato.

Montuoro e Cervi

Giorgia Meloni, come già detto, era presente in quella nave da crociera MSC Divina, ed assisteva incuriosita a quell’incontro nel mentre Montuoro suggeriva a Berlusconi il nome di “Fratelli d’Italia”. Tre mesi dopo, Il 20 dicembre 2012 Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa annunciavano alla stampa di voler dare vita al nuovo soggetto politico, il movimento “Fratelli d’Italia”. Tempo fa, nella sala Vip Alitalia di Fiumicino, Montuoro ricorda di un incontro con Ignazio La Russa dove insieme avevano ripercorso il “concepimento” in nave, di “Fratelli d’Italia” ed egli, seppur non presente su quella nave, annuiva confermando di condividere il racconto passo dopo passo.

Il dilemma di Berlusconi era trovare un nuovo nome che comprendesse “Italia” altrimenti sarebbe ritornato alla vecchia “Forza Italia” e fu molto interessato al nome appena proposto di Fratelli d’Italia. All’indomani, nell’incontro in teatro della MSC Divina con lettori e giornalisti, Berlusconi venne intervistato dal direttore Alessandro Sallusti intrattenendosi per circa due ore. A fine intervista, Montuoro fece un suo intervento disinteressato, di largo respiro politico, concludendo, anche in quell’incontro plateale, con la proposta di fondare il nuovo soggetto politico, suggerendo ed ufficializzando il nome “Fratelli d’Italia”. Un grande applauso dei presenti sancì la sua proposta e, dopo l’incontro, molti colleghi giornalisti ed amici lettori si complimentarono per l’intervento e per l’idea geniale. A distanza di pochi giorni il nome del nuovo soggetto politico venne registrato presso un notaio. Berlusconi sapeva delle frizioni all’interno di  AN e, con la Meloni, decisero di proseguire l’esperienza con il nuovo soggetto politico “Fratelli d’Italia”, un  contenitore per accogliere tutti i delusi di AN che venivano dopo la rottura con Fini. Quindi , in sostanza alla fine,  Berlusconi, cedette “Fratelli d’Italia” alla Meloni, Crosetto e La Russa, temporeggiando per il cambio di nome al suo partito.

A Meno di un mese dall’incontro sulla nave da crociera, il 5.10.12 sul settimanale Oggi in un articolo dal titolo “NESSUNO PUO’ FARE RESISTENZA” – vedi locandina  “Le Rivoluzioni” – dichiarava Berlusconi nell’affermare le sue intenzioni: “Di certo c’è che non basterà più cambiare nome e simbolo. Niente cosmetica. Nessuna sceneggiata dal predellino. La crisi è troppo profonda. La disaffezione dell’elettorato di riferimento, anche. Il che potrebbe agevolare il lavoro”. In quella intervista veniva pubblicata la seguente rappresentazione “Le rivoluzioni” concludendo con l’interrogativo “Nuova svolta? Nascita di un soggetto nuovo e ben distinto della PDL, un movimento più che un partito, magari una lista civica nazionale aperta a tutta l’area moderata oppure più semplicemente una Forza Italia 2.0.” Il Pdl era finito durante la crisi dell’ultimo governo guidato dal Cavaliere, mentre si consumava una drammatica scissione proprio con Fini. Il 20 dicembre 2012 un altro gruppo di ex An si presentava alle elezioni annunciando la nascita di un nuovo soggetto politico: “Fratelli d’Italia .

Questo è il racconto che Antonio Leonardo Montuoro, in veste di giornalista, ha sentito di rendere noto per dimostrare come, alle volte, una  idea posta all’uomo giusto e al momento opportuno, possa provocare quegli effetti fecondanti anche quando la politica sembra essere… in alto mare.

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