Un gesto di attenzione e di affetto la donazione devoluta al Centro di Riabilitazione della Comunità Progetto Sud da parte di una coppia di imprenditori lametini.
«L’idea nasce alla vigilia del mio 50° compleanno – dice Claudio Arpaia che con la moglie hanno presenziato allo spettacolo di Natale del centro -. Ho semplicemente chiesto ai miei amici di non farmi un regalo personale ma di acquistare cose utili per un centro che lavora con tanti bambini del territorio lametino» e, continuano insieme – «Ci impegniamo affinché sia un gesto non estemporaneo ma con una continuità di anno in anno, per far sì che il Centro abbia sempre nuovi strumenti e giochi didattici dei quali, soprattutto i bambini, continuamente necessitano», con queste poche parole i donatori hanno comunicato la finalità del loro gesto.
La dottoressa Angela Regio, ha accolto e ringraziato nella Sala Sintonia la coppia che ha voluto fare questo regalo inaspettato e molto significativo per tutte le famiglie e gli operatori del Centro di Riabilitazione. «Questo è un dono diverso dagli altri, ha un valore maggiore perché si sta donando qualcosa che si poteva avere per se stessi», ha affermato la dottoressa Regio, ricordando come fino ad ora si siano sempre rifiutate le offerte di sponsor perché affini ad un’etica commerciale di do ut des lontana da quella che ha caratterizzato il Centro fin dalla sua fondazione avvenuta esattamente 30 anni fa.
«Allora siamo stati caparbi – continua la dottoressa Regio – nel richiedere ed ottenere il Centro di Riabilitazione e ce l’abbiamo fatta, hanno fatto la differenza la forza di coesione e di volontà non i numeri. Allo stesso modo oggi per andare avanti bisogna continuare a stare uniti e riconoscere che il problema di far valere i propri diritti è pur sempre collettivo e non individuale».
Mantenere la dimensione collettiva del problema è il punto sul quale la dottoressa concentra il proprio discorso di ringraziamento. Generosità incondizionata che accompagna gli auguri per un nuovo anno in cui bisogna sempre tener presente la situazione attuale della sanità calabrese, che incorre sempre più verso una privatizzazione che genera disuguaglianza e comprime i diritti.
«Pianifichiamo insieme un futuro per le persone con disabilità – conclude – , grandi e piccoli, in cui rivendicare una facilitata accessibilità ai servizi di fronte a una politica ancora disattenta e poco preparata per dare risposte tempestive e concrete: ecco l’augurio per il nostro trentennale e per il nuovo anno».