Nuovo attacco dei consiglieri di minoranza del comune di Maierato che in una nota diffusa oggi puntano il dito contro l’amministrazione comunale in carica.
“I nove lavoratori ex LSU/LPU del Comune di Maierato che il 29 dicembre 2014 avevano sottoscritto n contratto a tempo determinato con il Comune, nella speranza di mettere la parola fine ad una situazione di precariato che durava da quasi 20 anni – si legge nella nota in questione – oggi si ritrovano a casa e senza la certezza di un futuro”.
Secondo quanto asserito dagli stessi consiglieri nella nota stessa è stato il “sindaco del Comune di Maierato, a differenza della maggior parte dei comuni calabresi scientemente e consapevolmente” a scegliere di “non prorogare e nè stabilizzare i nove lavoratori (padri e madri di famiglia tra cui molti monoreddito trincerandosi dietro un muro di codici e codicilli”.
“Infatti, – continua la nota – nonostante le esortazioni e gli inviti a procedere alla stipula dei contratti del Presidente della Giunta Regionale, di Parlamentari nonché di innumerevoli esponenti del mondo sindacale, il Sindaco di Maierato non ha avuto il coraggio di assumersi la responsabilità amministrativa di effettuare una scelta forte a favore di nove lavoratori, provando inoltre ad addebitare ad altri le responsabilità di una sua incapacità amministrativa e politica” mentre “la passata amministrazione comunale, oltre ad aver effettuato la stabilizzazione di 7 lavoratori LSU, ha proceduto senza indugio nel 2014 alla contrattualizzazione di questi 9 lavoratori con l’obiettivo di stabilizzarli nel futuro prossimo, sfruttando tutte le risorse e gli incentivi economici messi a disposizione da Regione e Governo”.
I consiglieri di minoranza asseriscono poi – sempre nella nota in questione che il Comune di Maierato, avrebbe scelto di non rinnovare i contratti “pur avendo condizioni favorevoli per procedere alla proroga e ad una valutazione anche della futura stabilizzazione dei 9 lavoratori”.