Ferma risposta dei commissari di Tropea dopo l’aggresione ad un dirigente comunale: “E’ il momento delle scelte”.

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Non si è fatta attendere la risposta della terna commissariale che regge le sorti del Comune di Tropea dopo la vile aggressione ai danni di un dirigente comunale. Una risposta che ha il sapore di un “appello” alla parte sana – indubbiamente maggioritaria – della comunità tropeana.

“Il 23 gennaio – scrivono Fortuna, Di Martino, Buda nella nota pubblicata sul sito istituzionale del comune tirrenico vibonese – – due “coraggiosi” sgherri armati di bastone hanno aggredito all’uscita del municipio l’arch. Giannini, responsabile dell’area tecnica del comune. Hanno aspettato che fosse solo e lo hanno colpito ripetutamente, rendendo necessarie per le cure un ricovero in ospedale. Questa non è stata la prima intimidazione, ma addirittura la terza, certamente la più grave. Il tutto si inserisce in un contesto di altri avvenimenti opachi: danneggiamenti, furti di materiale comunale, difficoltà continue, apparentemente inspiegabili, nell’effettuare la normale attività amministrativa”.

“L’avvenimento ci turba, e la nostra solidarietà e vicinanza all’architetto Giannini – si legge ancora – è totale, ma tutto ciò non scoraggia e non intimidisce questa amministrazione straordinaria e la struttura comunale. Ci sorregge la preziosa solidarietà del Prefetto di Vibo, dr. Longo, e del Questore, immediatamente giunti a verificare di persona la situazione ed ad esprimere la loro solidarietà al nostro architetto e che immediatamente . in data odierna, hanno convocato una apposita riunione per la valutazione dei fatti e degli interventi da attuare. Ci sorregge l’efficienza e la prontezza dell’Arma dei Carabinieri, il cui supporto ogni quotidiano giorno è preziosa fonte di forza e siamo certi che gli esecutori ed i mandanti di questo “coraggioso” gesto saranno individuati e perseguiti a norma di legge”.

“E’ il momento di una riflessione profonda – continuano i tre funzionari dello stato – e sentiamo importante che vi sia una risposta non timorosa della popolazione di Tropea a questi avvenimenti.  La Commissione e la struttura comunale che la coadiuva hanno il compito di riportare a legalità, cioè a normalità, un comune in cui, come ormai è giudizialmente accertato, era presente un “pericolo concreto e attuale di un condizionamento mafioso subito dall’amministrazione Comunale”. Ripetiamo: non si tratta di fare attività eccezionali, ma riportare il comune di Tropea alla normalità della vita amministrativa. Questo è lo sforzo. E queste sono state le reazioni”.

“Questi avvenimenti – si legge ancora – ci rivelano quanto grave sia stata la situazione sinora esistente, quanta tolleranza abbia avuto l’illegalità anche da parte dalla comunità tropeana, che ha fatto crescere questo “bubbone” in una terra meravigliosa, dove vivono persone meravigliose. Se per fare il proprio dovere, come sta facendo l’architetto Giannini e tante persone nel comune, bisogna prepararsi ad essere eroi, Tropea non ha futuro. Quando siamo arrivati a Tropea abbiamo cercato di comunicare alcuni dati fondamentali con un nostro intervento sulla stampa. L’avevamo intitolato: Tropea al bivio. Oggi è necessario riportare quanto avevamo allora detto”.

“Le radici del futuro di Tropea – si legge ancora nella nota – sono nelle scelte che oggi facciamo. Il futuro non ci precipita addosso: arriverà domani. Ma il domani lo costruiamo oggi, con le scelte che facciamo o che non facciamo, per paura o ignavia. La nostra presenza sarà ovviamente un segno di contraddizione: c’è chi può avere interesse a che le cose vadano male e passata la gestione commissariale rimanga la libertà compressa di prima e c’è chi desidera invece che vi sia una maggiore libertà di scelta ed un migliore futuro per questa splendida cittadina. Ma certamente il futuro non lo costruirà la Commissione da sola e neppure i cittadini da soli possono costruire il futuro. Senza il contributo di tutti noi – cittadini, Commissione straordinaria, dipendenti del comune, associazioni, società civile- il futuro non sarà quello che noi desideriamo, sarà un futuro malato che inquinerà la vita di tutta la comunità. Ma lavorando insieme possiamo mettere i semi per un futuro migliore del presente.”

“Ci sentiamo di sottoscrivere di nuovo queste parole, – proseguono i tre commissari – ma oggi Tropea non è più al bivio. Oggi per Tropea è il momento della scelta. Non si tratta di essere eroi, ma di fare ognuno ancor di più il proprio dovere: tropeani e dipendenti comunali, associazioni e chiesa, partiti e istituzioni nel territorio, spostando l’attenzione dal proprio, piccolo ed immediato vantaggio, magari richiesto al delinquente di turno, all’interesse comune. E’ il tempo di non agevolare il marcio, che vuole rendere irrespirabile persino l’aria di Tropea ed essere padrone delle nostre vite. E’ il tempo di uno scatto di impegno. Oggi bisogna scegliere da che parte stare: scegliere coloro che vogliono essere padroni di Tropea e delle nostre vite, diventando meno liberi ogni giorno di più, oppure scegliere di stare dalla parte di chi vuole rendere, con grandissima difficoltà e talvolta poca comprensione, sempre più normale questa meravigliosa cittadina”.

“La scelta giusta farà onore a Tropea ed ai tropeani, – conclude la terna – salvaguarderà in modo costante e duraturo la reputazione di questa bellissima città e non sarà più necessario essere eroi per fare il proprio dovere. Noi sappiamo di essere un’amministrazione transitoria, un presente limitato nel tempo. Nonostante tante difficoltà, noi e la struttura comunale continueremo a fare la nostra parte, ma il futuro di Tropea viene costruito dalle scelte che vengono fatte dalla società civile di questa splendida cittadina ora e non domani. Noi continueremo a lavorare per questo. A voi cittadini Tropeani, la scelta se costruire oggi un futuro migliore”.

 

 

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