La Commissione straordinaria che amministra il comune di Tropea – Salvatore Fortuna, Giuseppe Di Martino e Emilio Buda – ha deliberato un ordine del giorno a sostegno dell’efficace funzionamento dei servizi offerti dal presidio ospedaliero cittadino.
I commissari hanno infatti evidenziato come “l’attuale situazione del presidio – si legge nell’odg – presenta notevoli criticità rispetto alla classificazione operata dalle strutture preposte a causa della carenza di personale”.
Al momento infatti risultano chiusi i reparti di ortopedia e chirurgia e quello di endoscopia (quest’ultimo a causa del pensionamento del medico responsabile) mentre quello di medicina generale è retto dal direttore del reparto omonimo dell’ospedale di Vibo valentia quello di urologia e allocato solo provvisoriamente presso il plesso ospedaliero tropeano.
Altri servizi – si legge sempre nell’odg – presentano carenza di personale: il laboratorio analisi, il pronto soccorso, l’anestesia, la nefrologia, la dialisi, la cardiologia.
Chiuso da un anno anche il cosiddetto Day surgery e da sette mesi il reparto di pediatria mentre altri servizi – come la dermatologia – sono erogati a singhiozzo.
“La situazione sopra descritta – si legge ancora nel documento – nonostante lo sforzo del personale sanitario non garantisce l’effettivo godimento dei Livelli Essenziali d’Assistenza e lede il diritto alla salute dei cittadini”. Di conseguenza “la popolazione è costretta a rivolgersi altrove per curarsi con gravi disagi per gli ammalati e le loro famiglie, incremento dei costi, congestionamento del plesso ospedaliero vibonese e impatto negativo sul bilancio dell’Asp”.
Da qui i commissari – dopo aver ricordato che quello tropeano, nell’ultima classificazione della rete ospedaliera regionale ricade nella categoria di “Ospedale generale” – richiedono all’Asp l’adozione delle seguenti misure: a) attivare il reparto di geriatria; b) riattivare i reparti chiusi; c) potenziare i reparti che operando in regime di sottodimensionamento di personale coprendo i posti vacanti.
La delibera commissariale è stata inviata anche al Ministro della salute, alla regione, al commissario Scura e al Prefetto di Vibo valentia.