Consultazioni: Continuano le schermaglie tra il M5S e la coalizione di centrodestra in merito alla formazione del nuovo governo. Il presidente del Senato Elisabetta Casellati, incaricato dal Quirinale di formare l’esecutivo, ha tenuto ieri un secondo giro di consultazioni, prima con il centrodestra unitario, poi con il M5S. Il leader pentastellato Di Maio ha ammesso la disponibilità ad accettare l’appoggio esterno di Forza Italia e Fratelli d’Italia, ma non il loro ingresso al governo. L’apertura non è sufficiente per Berlusconi, che in una nota ha dichiarato che “il supplemento di veto pronunciato dal Movimento 5 Stelle dimostra, al di là di ogni ragionevole dubbio, il rifiuto di formare un governo: l’ennesima prova di immaturità”. Nella notte sono però proseguiti contatti tra le staffette leghiste e del M5S. Di ritorno dal Molise, dove si è recato per la campagna elettorale in corso, Matteo Salvini si è dichiarato pronto a scendere direttamente in campo “pur di non perdere altro tempo”. Casellati chiederà al presidente Mattarella una proroga per favorire il dialogo tra le parti.
Pd: Il Pd sta assistendo dall’esterno alla consultazioni in corso per la formazione del governo. Per il presidente del partito Lorenzo Guerini “centrodestra e grillini si stanno avvitando su se stessi, in un gioco di veti e controveti e nell’incapacità di ammettere il loro fallimento”. Ma i dem sarebbero pronti a varare una fase due: il reggente Pd Maurizio Martina ha ripetuto che il partito sta aspettando “di vedere se siamo davvero in un nuovo scenario politico”. Graziano Delrio ha inoltre dichiarato che “se si dovesse andare verso un governo istituzionale, io sono disposto a sottoporre questa ipotesi al vaglio degli iscritti”, come farebbe anche in caso di governo M5S. A mantenere però salda la linea dell’opposizione ad ogni costo, ci pensa però Matteo Renzi, secondo cui “tocca ai vincitori, vediamo se sono in grado di farcela”. L’ex segretario ha anche annunciato il ritorno della Leopolda per le fine di ottobre.
fonte cdo
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