Serra San Bruno – la “città della Certosa – da sempre centro di grandi tradizioni culturali si appresta a ricordare uno dei figli illustri di questa nostra terra: lo scrittore Sharo Gambino di cui ricorre in questo mese – esattamente il 25 – il decennale della sua scomparsa.
Gambino – lo ricordiamo – era nato a Vazzano nel 1925, ma si trasferì poi a Serra San Bruno.
Per commemmorare degnamente la sua figura quindi l’amministrazione comunale darà vita un’iniziativa per ricordare la figura dell’intellettuale, che si terrà martedì prossimo, 24 aprile, alle ore 18, nel salone di palazzo Chimirri.
L’evento – che sarà – moderato dal giornalista Sergio Pelaia, vedrà gli interventi del primo cittadino, serrese Luigi Tassone; di Melina Ceraso, moglie dello scrittore; del dirigente dell’Istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno, Antonino Ceravolo e del responsabile della comunicazione esterna della casa editrice calabrese Rubbettino, Antonio Cavallaro. Franco Gambino, ha curato per l’occasione un ricordo fotografico dello scrittore.
Gambino – lo ricordiano – iniziò quasi fortuitamente la carriera letteraria pubblicando a fumetti il racconto Tragico destino, un successo che lo ha incoraggiato a continuare. Nel 1980 scrive per la RAI un recital radiofonico in 14 puntate chiamato “Vizzarro”. Il 29 luglio del 2003 il recital tratto dal libro “U Vizzarru” del Gambino che ha per protagonisti gli attori teatrali Paola Gasmann e Ugo Pagliai, poi inscenato nel castello normanno-svevo di Vibo Valentia. Gambino è stato protagonista dell’informazione calabrese, legando la sua firma a giornali e riviste storiche: Il Messaggero, Il Tempo, La Gazzetta del Sud, Il Corriere Calabrese, Il Gazzettino dello Jonio, Quaderni Calabresi, Il Giornale di Calabria ed altri ed ha collaborato per quarant’anni con Radio Rai.
Nell’ambito degli studi letterari, Gambino ha pubblicato un’antologia della letteratura calabrese e le antologie di poesia popolare Guvernu puorcu, latru e camburrista, Natali ‘i ‘na vota, Venerdì e Domenica. Quest’ultimo, costituisce anche uno studio antropologico sui cibi, le tradizioni, le disponibilità alimentari e i desideri nell’ambito della storia economica e sociale della Calabria. La sua ultima fatica fu Calabria erotica anch’essa uno studio antropologico e sociale, sotto la duplice “trasgressione” dell’eros e della poesia popolare. Dei romanzi, ricordiamo: Fischia il sasso, In nome del re schiavo, Plot, L’ombra sua torna e, tra i volumi di racconti: Il sesso dei gatti, L’ospite, All’ombra di Trentinella, La ragazza del fiume.
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