La città di Vibo valentia è praticamente nel caos per quanto riguarda i rifiuti. Ovviamente non si tratta purtroppo di una novità ma la situazione sta assumendo tratti davvero surreali perchè come sempre accade alle nostre altitudini alla tragedia fa sempre seguito la farsa. Tanto da spingere la prefettura ha prendere in mano la situazione convocando un tavolo al quale prenderanno parte il Comune, la ditta e i sindacati degli operai.
Sono già ben quattro gli assessori all’ambiente che si sono dimessi – l’ultimo pochi giorni fa – mentre i lavoratori impiegati per la raccolta dei rifiuti per conto dell’azienda Dusty sono in agitazione per esigere il mancato pagamento dello stipendio, azienda che a sua volta viene ora diffidata dal comune per aver interrotto l’importante servizio.
Intanto fioccano i commenti della gente e sono commenti impietosi che certificano un fallimento totale sul fronte dell’ambiente, dell’igiene e del decoro di quello che dovrebbe essere – e almeno sulla carta lo è – un capoluogo di provincia.
E subito si infiamma la polemica politica: “Stamattina – dichiara Giovanni Russo capogruppo del PD in consiglio comunale – sono stato con gli operai della Dusty in sciopero da ieri. 60 padri di famiglia che da due mesi non percepiscono lo stipendio, nonostante facciano il loro dovere. 60 operatori che nonostante la mancanza di uno straccio di programmazione del lavoro, quotidianamente garantiscono il loro operato.L’amministrazione che dovrebbe controllare il rispetto del contratto e del capitolato, continua a far finta di nulla mentre a fronte di un servizio carente offerto dalla ditta i cittadini pagano gli aumenti dei costi”.
“Più 5% a carico dei cittadini nel solo ultimo anno, – incalza il politico – quasi 2 milioni di € di debito fuori bilancio causati negli ultimi due esercizi finanziari, 5 assessori all’ambiente cambiati (compreso l’interim), in attesa che venga nominato il 6^. Basterebbe questo per fotografare il fallimento nel settore ambiente.A stagione estiva inoltrata, la nostra città si presenta nel peggior modo possibile”.