Il Museo Diocesano di Tropea, proseguendo il programma di valorizzazione e rivalutazione dell’arte barocca, propone un percorso sulla pittura Secentesca nel Sud Italia.
Lo si apprende da una nota pubblicata sulla pagina ufficiale Facebook dell’importante struttura culturale nella quale si precisa che “dalle grandi fabbriche delle capitali alla diffusione dei modelli nei piccoli centri, tra reminiscenze classiciste e la rivoluzione realista del Caravaggio, a partire da quegli artisti calabresi che si spostano a Napoli e Roma, su tutti Mattia Preti, che fonde proprio il saper «imitar bene le cose naturali» caravaggesco col tonalismo della tradizione veneta, per arrivare alla meravigliose illusioni del barocco trionfante, incarnato dalle luminescenti atmosfere di Luca Giordano, il cui “pulviscolo dorato” rappresenta l’apice della fusione tra le due anime di un secolo straordinario e contraddittorio: la terra e il cielo, l’Oro e il Vero”.