Genova. Il silenzio ai funerali di Stato

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Oggi per Genova, dignità e silenzio, ed è una invocazione
Giornata di lutto nazionale e funerali di Stato, in un padiglione della Fiera di Genova. Non ci saranno tutte le vittime. Per trovarne alcune di loro, non più vite da salvare, ancora si scava, tra le mostruosità del ponte. Per molti la scelta del funerale privato. Il dolore e il diritto di dire no. Lo Stato sentito come colpevole e dubbi sulla buonafede tra alcuni di coloro che lo rappresentano.

L’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco, che benedirà solo 18 bare, meno della metà delle vittime. “E’ una scelta dei familiari ai quali va tutto il rispetto, e che certamente farà pensare chi di dovere”. Padre Mauro Brezzo, dal 14 agosto all’ospedale per portare conforto ai familiari: “La politica si attrezzi a convergere sul bene comune, senza continuare a fare campagna elettorale”.

Stamane a Genova, il Paese rappresentato dalle tre più alte cariche dello Stato, Sergio Mattarella e i presidenti del Senato e della Camera. La politica che nelle reazioni a caldo aveva proposto reazioni di pancia prima che di testa, oggi in un angolo. Tempo e luogo, oggi, per tutti coloro che vorranno piangere o pregare per una tragedia assurda che non poteva/doveva accadere.

Piangere per Genova, la città e la sua gente che certo non meritavano tutto questo. Oggi i morti, e da domani il peso di un futuro incerto, con colpe da punire, certamente, ma sopratutto, impegni a minor effetto, i rimedi da trovare al più presto. Per oggi, almeno da parte nostra, il silenzio sulle polemiche e solo celebrazione. Che è, anche questo, un modo per remare contro.

Trovata l’auto della famiglia Cecala, il bilancio sale a 41 morti

Non ancora funerali per la famiglia Cecala, il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni. L’auto su cui viaggiavano è stata individuata nella notte, completamente schiacciata, sotto un grosso blocco di cemento che faceva parte del pilone della struttura crollato nei pressi dell’argine sinistro del Polcevera. Il bilancio delle vittime, sale dunque a 41.

Mattarella e i vigili del fuoco

Giunto a Genova, Mattarella ha visitato il cantiere dei vigili del fuoco sotto ponte Morandi dove proseguono le attività di ricerca dei dispersi e della messa in sicurezza dell’area e incontrato i soccorritori. Momenti di commozione per il presidente davanti ai resti dell’auto trovata nelle ore scorse dai soccorritori sotto il ponte crollato a Genova sui cui viaggiava la famiglia Cecala, il papà Cristian, la mamma Dawna e la piccola Kristal di 9 anni.

L’omelia dei cardinale

Il disastro, ha detto l’arcivescovo di Genova, cardinale Bagnasco, “ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferità è profonda, è fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati. Innumerevoli sono i segni di sgomento e di vicinanza giunti non solo dall’Italia, ma anche da molte parti del mondo. Sappiamo – ha proseguito il cardinale – che qualunque parola umana, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire. L’iniziale incredulità e poi la dimensione crescente della catastrofe, lo smarrimento generale, il tumulto dei sentimenti, i ‘perché’ incalzanti, ci hanno fatto toccare ancora una volta e in maniera brutale l’inesorabile fragilità della condizione umana”.’

Applausi alla lettura del nome delle vittime ed al momento in cui il cardinale ha citato i vigili del fuoco e la loro ‘professionalità generosa’. In città le campane delle chiese hanno cominciato a suonare a morto all’inizio della cerimonia, durante la quale anche i negozi sono rimasti chiusi. Fermi pure i lavori nel porto.

Il presidente tra la gente

«Questi sono momenti di dolore condiviso da tutta l’Italia, che è unita a questo stato d’animo. Le parole vanno spese in questa direzione. Perché il Paese unito rende anche più forte ed efficace la severità per l’accertamento delle responsabilità, che vanno perseguite con rigore». Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai microfoni di SkyTg24 dopo i funerali delle vittime. «Genova è stata colpita. Tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anche io l’ho percorso tante volte, anche di recente. È una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro Paese. È una tragedia inaccettabile».

tratto da www.Remocontro.it – anche per altri approfondimenti: da oggi nasce una collaborazione tra il giornalista Rai Ennio Remondino e MediterraneiNews.

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