Piano spiaggia in dirittura d’arrivo. <Puntiamo a concludere l’iter del Piano prima della scadenza del mandato commissariale – afferma Bruno Doldo, responsabile sovraordinato dell’area tecnica – L’amministrazione subentrante provvederà, poi, a tutto il resto>. A margine della conferenza dei servizi tenutasi per il rilascio di tutte le autorizzazioni necessarie da parte degli uffici competenti, il tecnico comunale non nasconde la propria soddisfazione per gli esiti della riunione alla quale erano presenti anche Valentina Vardè, progettista del Piano; Carmelo Ciampa dirigente dell’area amministrativa e Giuseppe Spera, comandante della Capitaneria di porto di Vibo Marina. Assenti i rappresentanti di tutti i quattordici i uffici competenti che, però, avevano già fatto pervenire al Comune il loro nulla osta, l’unico ufficio a far pervenire richieste di chiarimenti è stato il Dipartimento urbanistica della Regione. Chiarimenti già in via di stesura e che in tempi brevi prenderanno la via di Germaneto. Un passaggio questo destinato a rallentare l’iter del Piano. In ogni caso, tutto lascia prevedere che, nell’arco di un anno, la sistemazione dell’arenile nicoterese dovrebbe arrivare a compimento. Tutti gli ostacoli più seri sembrano ormai superati. Il fascicolo del Piano è completo di autorizzazioni, pareri, nulla osta e assensi previsti dalle normative nazionale e regionale. Comunque vadano le cose, appare chiaro che a preoccuparsi dei bandi per l’assegnazione dei lotti destinati ai nuovi lidi dovrà essere la prossima amministrazione. Un compito delicato da gestire con cautela anche perché quelli che aspirano ad ottenere l’autorizzazione a costruire nuove strutture turistiche sono sicuramente più numerosi dei lotti da assegnare.
Il nuovo Piano, oltre a rimettere ordine anche tra le strutture esistenti e a dettare norme rigorose per i nuovi impianti da realizzare, dovrebbe schiudere le porte all’incremento dei posti di lavoro con conseguente rilancio dell’economia territoriale. Nel frattempo, la commissione straordinaria (Adolfo Valente, Nicola Auricchio, Michela Fabio) è impegnata a portare avanti anche le procedure per la definizione del Piano strutturale comunale. Nei giorni scorsi è stato, infatti, dato incarico ai tecnici che hanno curato la redazione del Psc (Francesco Parisi e Pasquale Bonaccorso) di procedere all’adozione delle nuove tavole progettuali resasi necessaria a seguito dell’entrata in vigore della legge regionale che prevede il consumo suolo zero. Il lavoro dovrà essere completato prima del prossimo 21 ottobre. Da rimarcare che il Psc era stato adottato dall’ultima amministrazione comunale nel novembre del 2015. Successivamente, la terna commissariale, preso atto delle oltre duecento osservazioni al Piano presentate dai cittadini e volendo recepire il principio del “consumo suolo zero”, non ha trovato di meglio che procedere alla revoca del Psc con delibera n. 19 dello scorso 5 luglio con conseguente ritorno in vigore del vecchio Piano regolatore.
Tutte le operazioni di rimodulazione del Psc non avverranno, comunque, senza dispendio di risorse economiche che, peraltro, non sarà neppure facile reperire tra pieghe e piaghe del bilancio comunale afflitto dal dissesto. Di pari passo con la redazione della nuova tavola progettuale i tecnici del Psc dovranno provvedere anche all’adeguamento del Piano di Protezione civile. L’architetto Bruno Doldo, ben supportato dall’ing. Carmelo Ciampa, ha coordinato nei giorni scorsi anche una tavolo tecnico incaricato di gestire gli interventi necessari per riparare i danni provocati dai nubifragi del 18 giugno e del 25 agosto scorsi. Un incontro molto partecipato e che, oltre alla presenza dei commissari straordinari, ha registrato anche quella dei rappresentanti di Protezione civile, Vigili del fuoco, Calabria verde, Consorzio di bonifica Tirreno-Vibonese, movimento “14 luglio” e Prefettura. Durante i lavori, è stato fatto il punto della situazione per poi poter fissare i criteri per la gestione del primo finanziamento concesso con Ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri (Opcm) e pari a 500mila euro. Ordinanza che, successivamente, è stata estesa anche ai danni del maltempo del 25 agosto. Il lavoro è stato articolato in tre fasi: somma urgenza, emergenza e studio per rimozione criticità.
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