Grande successo di pubblico, presso la Sala Consiliare del Comune, per il convegno “La Grande Guerra – Il contributo della Calabria”.
L’evento voluto dall’amministrazione comunale, con l’nteressamento del sindaco Gregorio Gallello e del vicesindaco Ida Giovanna Campo, proprio per commemorare, nel centenario del primo conflitto bellico mondiale, i caduti della Prima Guerra Mondiale di Gasperina (età media 23 anni), è nato dalla collaborazione tra la Delegazione interprovinciale Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon (Ingortp), i Lions Clubs Squillace Cassiodoro e Soverato Versante Jonico delle Serre e l’associazione “Calabria in Armi”.
La manifestazione ha ottenuto, grazie al dirigente scolastico Renato Daniele, anche la partnership dell’Istituto Comprensivo Statale “Mario Squillace” di Montepaone che ha partecipato con gli alunni della scuola secondaria di I grado – plesso di Gasperina, accompagnati dalla responsabile Maria Grazia Lupica.
Prima dell’inizio dei lavori, i giovani hanno potuto ammirare, la mostra di reperti bellici allestita per l’occasione dalla Guardia d’Onore Scelta Santo Amelio che non ha lesinato risposte alle numerose domande e curiosità poste dai ragazzi.
I lavori sono stati moderati da Floro De Nardo, Ispettore per la regione Calabria dell’Ingortp, che, per l’occasione, ha tracciato le varie iniziative poste in essere in Calabria da parte delle Delegazioni sotto la sua direzione.
“Un’Italia giovane – ha affermato Giacomo Mannino, delegato per le province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia – da poco più di un cinquantennio unita sotto la corona sabauda, si affaccia, per la prima volta, in un conflitto che assurge a dimensioni mondiali; lo farà da protagonista e vincerà. E la Calabria? Nel primo conflitto mondiale la nostra regione si attesta tra quelle con il maggior numero di soldati morti, in relazione al numero dei mobilitati. Oggi, si parlerà di un’Italia che, nel momento più difficile, grazie al suo popolo, ai nostri avi, riuscì a risorgere dalle ceneri di Caporetto ed a rinascere come una fenice a Vittorio Veneto”.
I relatori, Caterina Urzino (Guardia d’Onore del Pantheon) ed il Generale di Divisione (aus) Pasquale Martinello, presidente dell’associazione “Calabria in Armi”, già Comandante del Comando Militare Esercito Italiano “Calabria” hanno trattato rispettivamente i temi: “Le donne e la Prima Guerra Mondiale” e “Il contributo della Calabria alla Grande Guerra”.
Così la Urzino in una rapida e crescente successione di protagoniste della Grande Guerra ha ricordato l’opera delle Regine Elena e Margherita, il coraggio delle portatrici carniche, l’impiego della spia italiana in territorio austriaco, Luisa Zeni, il tentativo di arrivare al fronte di Gioconda Sirelli di Milano e Luigia Ciappi di Rosarno (Rc).
“Quello che i calabresi hanno dato alla Grande Guerra in termini di vite umane – ha dichiarato il Generale di Divisione Martinello esponendo l’impiego delle varie Brigate “calabresi” -, con particolare riguardo agli uomini di Gasperina che furono impiegati nelle stesse, è stato un contributo importante come importanti sono state le motivazioni che hanno accompagnato la consegna delle medaglie al valore ai militari ed ai Reparti. Motivazioni che fanno meglio comprendere la passione e la dedizione che ci hanno messo. L’Italia fu l’unica Nazione che vinse la Guerra sul campo, a Vittorio Veneto, le altre ripiegarono ad Armistizio firmato; di questo retaggio lasciato dai nostri avi ne dobbiamo essere consapevoli e ne dobbiamo recuperare la valenza”.
Le conclusioni sono state affidate al presidente Lions della VII Circoscrizione, Felice Raso Costabile.
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