Molte persone credono alle teorie del complotto. La risposta degli scienziati.

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Un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge ha condotto un importante studio su un tema piuttosto singolare. Gli scienziati hanno deciso di scoprire come mai molte persone al mondo credano alle cosiddette teorie del complotto. Va detto che, sebbene allo studio abbiano partecipato 11.500 persone provenienti da 9 Paesi (Gran Bretagna, Polonia, Italia, Francia, Germania, Portogallo, Svezia, Ungheria e USA), lo studio non è ancora stato pubblicato su riviste specializzate. Ciò significa che non può essere verificato in maniera affidabile da altri gruppi di ricercatori.

Stando agli esperti del centro YouGov-Cambridge e della Facoltà di studi internazionali di Cambridge impegnati al progetto “Conspiracy & Democracy”, nel mondo oggi convinzioni cospiratorie anche marginali stanno prendendo piede. Tuttavia, gli scienziati non sapevano quante persone realmente credessero a queste idee mainstream.Lo studio fu condotto nell’agosto del 2018. Gli esperti hanno chiarificato la posizione dei volontari riguardo a 10 popolari teorie del complotto: ad esempio, che i governi ci stanno nascondendo una linea di contatto con gli extraterrestri, che il riscaldamento globale è un’invenzione o ancora che le autorità di vari Paesi non svelano l’esatto numero di immigrati e profughi.

È risultato che più della metà degli interpellati crede almeno a una delle teorie cospiratorie presentate loro dagli scienziati. Il Paese più scettico è stato la Svezia: il 48% degli svedesi interpellati non crede ad alcun “complotto”. Mentre in Ungheria queste persone rappresentano solo il 15%, il valore minimo fra i Paesi partecipanti allo studio. Per i partecipanti statunitensi questo parametro si è attestato al 36%, mentre per quelli britannici al 40%.

Inoltre, è stato rilevato che nel Regno Unito una serie di popolari teorie cospiratorie ha pochissimi sostenitori. Infatti, solo il 10% dei britannici testati è sicuro del fatto che “tengano loro nascosti gli effetti dannosi dei vaccini”, l’8% crede che in realtà l’umanità sia già entrata in contatto con civiltà extraterrestri, il 4% ritiene che l’AIDS sia stata creata e diffusa intenzionalmente, solo il 2% crede che l’olocausto non sia mai avvenuto.

Molti più sostenitori hanno le teorie legate alla questione migratoria (il che, tra l’altro, non sorprende considerato quanto sia sensibile il problema per UE e USA e quanto venga trattato dai media). “Il governo intende nasconderci la verità sul numero di immigrati che vive davvero nel Paese”: questa l’opinione del 48% degli ungheresi partecipanti al test, del 35% dei tedeschi, del 32% dei francesi e del 21% degli statunitensi. Ancora più persone credono alla teoria del complotto nota come “grande sostituzione” (The great replacement). In sostanza, le ondate migratorie dei musulmani in Europa e negli USA non sarebbero a caso: infatti, i governi starebbero tentando di sostituire la popolazione cristiana con persone non europee provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa settentrionale. Questa teoria ha trovato grande consenso anche tra personalità molto famose, come politici e blogger.

Va notato che credere o meno a questa teoria è legato alle credenze politiche delle varie persone. Ad esempio, il 41% degli statunitensi che ha votato alle presidenziali del 2016 per Donald Trump crede che nel loro Paese si stia verificando questa grande sostituzione. E solamente il 3% degli elettori di Hillary Clinton condivide quest’opinione.

Quanto ai britannici, la maggior parte dei sostenitori della Brexit crede sia nella cosiddetta teoria dell’immigrazione (47%) sia nella Grande sostituzione (31%), mentre i detrattori dell’uscita del Regno Unito dall’UE non sono di quest’opinione.

Fra le 10 teorie del complotto più diffuse vi è anche la seguente: l’eventuale esistenza di un governo mondiale segreto che controlli tutti gli eventi principale del pianeta. A sostenere questa teoria sono più che altro i portoghesi: il 42% degli interpellati. Mentre fra gli svedesi non è popolare: solamente il 12% ci crede.Inoltre, gli autori dello studio durante la ricerca hanno sollevato la questione della professione di fede. È, in seguito, risultato che circa i tre quarti di tutti i soggetti testati, indipendentemente dalla provenienza, non credono ai funzionari e ai direttori di grandi società e nemmeno ai leader religiosi. Il 77% dei soggetti non crede neanche ai giornalisti e ritiene che i media ogni giorno ci presentino solamente fake news.

A dare più fiducia alle persone sono gli scienziati: in media più del 50% dei soggetti crede agli addetti del settore scientifico. E solamente la famiglia e i cari suscitano nelle persone maggiore fiducia (il 90% dei soggetti).

A tal proposito, proprio questo fatto suscita un po’ di preoccupazione dato che molti vengono a conoscenza delle teorie del complotto tramite amici e parenti, concludono gli autori dello studio.

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