Potrebbe essere mercoledì prossimo il giorno giusto per la nomina del nuovo amministratore delegato dell’Anas, nomina resasi necessaria dopo le dimissioni presentate lo scorso 7 novembre da Vittorio Armani. Governo e Fs, che controlla il 100% dell’Anas, devono solo decidere se la scelta debba privilegiare una nomina interna oppure debba ricadere su una figura proveniente da altri settori. Nel primo caso, il favorito sarebbe Ugo Dibennardo, ingegnere catanese apprezzato in tutte le sedi Anas e noto per aver ideato la “smart road”. Un progetto questo finanziato dal Miur nell’ambito del Pon Ricerca e Innovazione 2014-2020 e che prevede, tra l’altro, la pesatura dinamica dei mezzi pesanti in prossimità dei viadotti con possibilità di instradarli su percorsi alternativi in caso di necessità. La rete stradale sarà dotata di tecnologia digitale proiettata nel futuro con maggior sicurezza per la circolazione dei veicoli e garanzia di interventi veloci in presenza di incidenti. La “Smart road” sarà sperimentata per la prima volta sull’A2 Salerno-Reggio Calabria.
In contrapposizione a Dibennardo pare ci sia Massimo Simonini, attuale presidente dell’Atac, l’azienda dei trasporti pubblici romani. A “sponsorizzarlo” ci sarebbe Gianfranco Battisti, amministratore delegato del gruppo Fs. Per la nomina di Ugo Dibennardo si battono, invece, tutte le sedi Anas d’Italia con in testa la Calabria. Non a caso proprio da Catanzaro è partita una petizione on line a favore dell’ingegnere catanese sulla quale si sono già riversate centinaia e centinaia di firme. C’è solo da aspettare ancora un paio di giorni per conoscere il nome del nuovo ad dell’Anas e capire se a salire sul podio saranno i meriti e la bontà del curriculum oppure la volontà dei poteri forti. La nomina, comunque, potrebbe non arrivare subito anche perché il governo pare stia ancora riflettendo sulla programmata fusione Fs-Anas.