Pino Macino, da Pupari & Pupi
Ho letto velocemente l’ordinanza del GIP distrettuale di Catanzaro. Abbastanza velocemente ma sufficientemente per rendermi conto della sostanziale falsità delle notizie subito date dalla stampa e ripetute senza controllo dai politici interessati alla caduta di Mario Oliverio. Preciso che l’ho votato perchè ne ho avuto fiducia. Siccome, come da abitudine, non ho mai salito le scale del potere, non sono mai andato a trovarlo e mi limito a registrare la mediocrità della sua azione in una Regione che aveva ha bisogno di eccellenza nell’impegno.Se un nuovo Presidente della Regione non sa fare la differenza, la sua azione non è apprezzabile.
Oliverio non ha fatto la differenza che un popolo affamato di onestà e giustizia, competenza e fattività si aspettava. Ma torniamo all’ordinanza. La posizione di Oliverio esclude contestazione di interessi o cointeressi mafiosi. Appare immediatamente una posizione limitata, facilmente controllabile con una seria istruttoria.
Il Presidente non viene interdetto dal suo incarico. Ne viene disposto soltanto l’obbligo di dimora, per evitare che possa inquinare qualche possibile prova. Immagino che, per come è malamente scritta, il Tribunale della Libertà non farà fatica ad annullarla. Ma quel che qui mi interessa è altro: l’attacco ad Oliverio ha squisita natura politica, così come la falsità delle notizie diffuse su aggravanti di metodo mafioso a suo carico; l’intervento del Rozzo Salvini – che già scrive una sentenza di condanna – parla già di elezioni in Calabria; il silenzio del PD, allo stato fragoroso….ne rivela le divisioni e lo sbando.
Quel che ne risulta è la solita storia: la Calabria è tutta mafia: E non è così. Ma conviene a molti che così sia. Sono sempre gli stessi e sono quelli che faranno di tutto perchè la Calabria non cambi. Vinceranno ancora.
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