“Il presidente Trump sta abbandonando l’Afghanistan lasciando i contractors, per concentrare l’attenzione sulla Cina e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale”. È questa la considerazione che Vincenzo Cotroneo, esperto di diritto islamico e docente universitario, ha svolto in occasione della lezione che ha tenuto al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, introdotto dal Direttore Mario Caligiuri. Il punto di partenza è stata l’interpretazione dell’Islam dal punto di vista culturale, secondo l’impostazione di Bernard Lewis. Non esiste – ha spiegato – una comunità uniforme ma plurale e frastagliata.
Cotroneo ha quindi illustrato i pilastri, le origini e le tradizioni dell’Islam, partendo dalla notte del destino del 26 e 27 del mese di Ramadan quando l’arcangelo Gabriele rivelò al Profeta Muhammad il messaggio di Allah. Il successo della nuova fede derivò dalla circostanza che fu un’occasione di razionalità normativa, con poche regole comprensibili, semplici e condivise. Infatti il Corano è un testo giuridico e non solo religioso, che non è modificabile ma adattabile ai tempi moderni. Ha poi effettuato un confronto delle diverse visioni politiche, sociali e culturali, soffermandosi in particolare sul concetto del tempo, che nell’Islam non è rigido mentre nell’Occidente è precisamente strutturato. Si è quindi soffermato sulle diverse scuole giuridiche e sui modelli politici prevalenti: quello della penisola araba (radicale), iraniano (tradizionale) e turco (coniugare Islam e democrazia).
Cotroneo ha quindi illustrato i pensieri dell’estremismo islamico, dal wahabismo al salafismo e al takfirismo, che utilizzano la religione come pretesto per affermare la prevalenza politica del potere. Il docente si è soffermato, poi, sulla trasformazione del concetto del Jihad, nella sua veste di teoria combattente determinata dal pensiero di Abdullah Yussuf Azzam, agente della CIA e fondatore dei mujahidin per contrastare l’invasione dei russi in Afghanistan, per la cui liberazione si mobilitarono oltre un milione e mezzo di combattenti islamici. Questo, nella sua interpretazione, è stata la premessa di Al Qaeda e dell’ISIS. Cotroneo, infine, anche attraverso la proiezione di video, ha molto approfondito l’efficacia della strategia comunicativa del fondamentalismo islamico, caratterizzata da un ricorso alle tecnologie social e web promuovendo la radicalizzazione e l’estremismo religioso con immagini e messaggi fanatici e violenti.
Il prossimo appuntamento del Master in Intelligence è previsto per sabato 9 febbraio 2019 presso l’aula “Caldora” con le lezioni del del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria Giuseppe Battaglia, del procuratore sella Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e del professore Antonio Nicaso.