Sensibilizzare le autorità circa il disagio causato dalla chiusura della strada provinciale 23, nel tratto Joppolo-Coccorino, a residenti, pendolari e turisti ai quali viene impedito di percorrere l’importante arteria con gravissime ricadute sul territorio e la sua economia.
E’ questa la motivazione alla base della petizione online (https://www.change.org/p/provincia-di-vibo-valentia-ripristiniamo-la-strada-del-mare-per-tropea) lanciata da Domenico Ioppolo, consulente del lavoro trentenne di Polistena.
Lui che ha studiato a Perugia, un master alla Bocconi, piuttosto che scegliere la strada più semplice, andare via dalla Calabria, ha preferito rimanerci con tutte le difficoltà che ne conseguono, perché “questa è la nostra terra – afferma –, però, se l’abbandoniamo è la fine. Mi sono interessato alla questione Sp 23 perchè oltre ad avere una casa a Tropea, da commercialista, molti clienti, ristoratori, commercianti, albergatori, si lamentano del calo di visitatori in quelle zone, conseguenza della strada interrotta e di una viabilità ausiliaria consistente in un tratturo che mette a repentaglio l’incolumità di tutti coloro che la percorrono quotidianamente. Questa iniziativa vuole essere un risveglio della coscienza popolare ed una presa d’atto da parte delle istituzioni preposte al controllo e agli interventi sul territorio”.
Ioppolo, da comune cittadino, ha voluto sposare una causa che fino ad oggi è in fase di stallo. “Non comprendo – dichiara –, dopo 17 mesi, quali siano gli ostacoli che non permettono l’immediato ripristino della viabilità e la soluzione di un problema che colpisce e penalizza l’intera collettività. L’idea è di continuare a lottare perché tanta gente che vuole raggiungere Tropea potrebbe tranquillamente percorrere una costa stupenda. Quindi, se la questione sta a cuore a noi che siamo dell’entroterra figuriamoci a chi in quella zona ci vive”.
La petizione, ad oggi, ha raggiunto circa 178 firme. “Il conforto – afferma – è dato dai tantissimi messaggi d’incoraggiamento che provengono da tutta la regione, cittadini che chiedono di poter vedere riconosciuto il proprio diritto di usufruire di questa importante via di comunicazione. Perciò, auspico che perseguendo la strada intrapresa, si possa attirare l’attenzione dei soggetti competenti al fine di addivenire ad una soluzione rapida che eviti di compromettere anche quest’anno l’imminente stagione turistica. Non è più sostenibile che intere comunità vivano un isolamento forzato in una terra che dovrebbe vedere il turismo quale risorsa primaria. Così facendo si impedisce di raggiungere agevolmente località balneari e strutture turistico-ricettive di alcune delle località più belle del nostro Paese”.
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