La preventivata opera di messa in sicurezza del costone antistante la carreggiata e protezione del corpo stradale da caduta massi, avviata ad inizio giugno da Anas sulla strada provinciale 23, prosegue ininterrottamente. Si continua a lavorare alacremente così da essere pronti per la prevista riapertura del 29 luglio, alle 15,30, lato Coccorino, quando, davanti al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli e a Massimo Simonini, amministratore delegato e direttore generale Anas, il tratto che collega Joppolo a Coccorino, chiuso dal 9 novembre 2017 quando due enormi massi precipitarono sull’arteria, sarà riaperto al traffico.
Dopo l’operazione di “disgaggio” dei blocchi rocciosi pericolanti e in condizioni di maggiore criticità effettuata da una squadra di rocciatori, l’elicottero ha definitivamente completato il posizionamento delle ultime reti paramassi sul dorsale montuoso e, nel contempo, è stato avviato lo srotolamento delle stesse al fine di contenere i massi già esistenti. Sempre l’Ente nazionale per le strade, nonostante la convenzione attuativa chiede di “operare” su un tratto di strada di 900 metri lineari, sta bonificando e asfaltando circa due chilometri della provinciale e, anche in questo caso sostituendosi alla Provincia di Vibo Valentia, ha avviato, su circa 1.800 metri di strada, la pulizia da sterpaglie e arbusti, rimuovendo anche vecchi container stanziati dal 2011 per proteggere un tratto di arteria della Sp 23.
“È indecente avere una Sp 23 pericolosamente invasa dalla vegetazione – affermano i responsabile del comitato “Strada del mare” –. Siamo riusciti a “spostare le montagne”, ma la Provincia al momento non ha inteso compiere il proprio dovere. Da Panaia a Nicotera è una giungla e l’Ente non ha né esternalizzato il servizio per pulirla tutta, né impiegato i propri mezzi che sono disseminati, invece, nelle pre-serre”. Durante l’apertura, Anas proseguirà i lavori grazie ad un cantiere mobile che ridurrà, per brevi tratti, la carreggiata così da consentire la conclusione dell’installazione delle reti sul versante.
Gepostet von Carmelo Preiti am Dienstag, 23. Juli 2019