La cooperativa sociale Vibosalus di Ionadi, in collaborazione con l’associazione Adolescenze Estreme di Giugliano in Campania, la Cooperativa Terra Promessa e il Centro Ascolto Ariel di Reggio Calabria, l’Istituto per la Famiglia sez. 278 di Ionadi, con il patrocinio gratuito dell’amministrazione provinciale e comunale di Vibo Valentia, organizza per lunedì 21, dalle 9.30 alle 13, presso il Palazzetto dello Sport di Vibo Valentia in Viale della Pace, una conferenza sul bullismo, cyberbullismo e dipendenze in genere alla quale parteciperanno gli alunni di tutte le scuole secondarie di secondo grado della città di Vibo Valentia.
La conferenza viene riproposta dopo la notevole partecipazione e il forte coinvolgimento dimostrato dagli alunni nelle manifestazioni organizzate negli anni precedenti, grazie anche all’impegno della professoressa Maria Pia Scafuro, referente inclusione bullismo dell’Ipseoa “E. Gagliardi” di Vibo Valentia e alla sensibilità e disponibilità dei dirigenti scolastici e referenti delle altre scuole vibonesi.
La conferenza vuole sensibilizzare negli alunni l’esigenza di opporsi al drammatico susseguirsi di comportamenti e di fatti di cronaca, non più episodici, che evidenziano l’esecuzione, molto spesso inconsapevole, di gravissime azioni commesse da studenti e giovani, con effetti e conseguenze non limitati ad un’intollerabile violazione del diritto all’integrità fisica o psichica, ma che, talvolta, arrivano a compromettere anche il loro equilibrato sviluppo psico‐fisico, morale e sociale di fino a giungere a minacce, istigazione al suicidio e suicidi, come è successo, purtroppo, molto spesso negli ultimi tempi.
La scuola è, purtroppo, il luogo nel quale si verificano la quasi totalità degli casi e, in quanto tale, deve essere proprio la scuola, che si deve identificare nell’assunzione di impegno e responsabilità affinché gli alunni siano sempre più responsabili e rispettosi nei confronti di sé stessi e dei propri pari.
Le tematiche della conferenza saranno trattate in modo originale e creativo, secondo lo spirito che caratterizza Vincenzo Abbate, giovane avvocato ed educatore che lavora a stretto contatto con i giovani con lo scopo di inculcare nei loro cuori valori ormai poco considerati, sconosciuti o non adeguatamente praticati.