Si è svolto qualche giorno fa a Polistena al Salone delle Feste, un evento dedicato interamente ai bambini: ” Un Pomeriggio con Babbo Natale, con la partecipazione di Bruschetta la Marionetta”, fortemente voluto e realizzato dall’Associazione Culturale “Arte Che Parla” presieduta dalla scrittrice Simona Mileto coadiuvata da Antonio Frisina e Francesca Galatà.
Bruschetta la Marionetta ha raccontato ai bambini “Il Canto di Natale” di Charles Dickens.
La storia fantastica, suddivisa in cinque parti, di Ebenezer Scrooge, un ricco e avaro uomo d’affari, che disdegna tutto ciò che non sia legato al guadagno e al denaro.
La vigilia di Natale, irritato dalle festività, perché secondo lui portano ozio e un inutile dispendio di soldi, rifiuta in malo modo di fare un’offerta per i poveri, fa lavorare fino a tardi il suo impiegato, al quale concede una paga misera, caccia il figlio di sua sorella, che era venuto per invitarlo al pranzo di Natale, e per la strada risponde sgarbatamente agli auguri che gli vengono rivolti.
Quando arriva davanti alla porta della sua casa deserta, sul battente della porta gli appare lo spettro del suo defunto socio, Jacob Marley.
Questi lo ammonisce sulla sua condotta di vita, e lo invita a ravvedersi per non essere costretto a vagare come lui per l’eternità, portandosi appresso il peso delle catene che si era guadagnato con la sua aridità e brama di denaro.
Per questo a Scrooge faranno visita tre Spiriti, nell’ordine, lo Spirito del Passato, lo Spirito del Presente e lo Spirito del Futuro.
Lo Spirito del Passato lo riporta indietro, quando Scrooge, da bambino, era stato mandato dal padre in collegio, la vicenda della sorella, il lavoro presso il bonario Fezziwig e l’amore per Bella.
Scrooge aveva rinunciato a tutti gli affetti per dedicarsi solo a farsi una posizione guadagnando denaro.
Lo Spirito del Presente gli mostra come la gente intorno a lui si stia preparando al Natale, l’atmosfera di festa, di gioia, di amore. Quella che era stata la sua fidanzata è sposata e felice; il suo impiegato è povero ma ha una famiglia unita; suo nipote pranza insieme a parenti e amici, e lo sta prendendo in giro per la sua avidità. Tutti ridono di lui.Lo Spirito del Futuro gli fa vedere cosa succede alla morte di un signore ricco, di cui non si sa il nome. Nessuno lo visita, nessuno vuole andare al funerale, i servi si dividono le sue poche cose, l’azienda e la casa sono vendute. Alla fine lo Spirito gli mostra la lapide al cimitero con il nome “Ebenezer Scrooge”.
A questo punto Scrooge capisce che ha sbagliato tutto nella vita, e si ravvede. Il giorno di Natale è finalmente Natale anche per lui, così che dispensa regali e sorrisi e auguri ai passanti, al suo impiegato, a suo nipote e al mondo intero.
Alla fine della storia i bambini hanno dialogato con Bruschetta.
Subito dopo i bambini hanno consegnato a Babbo Natale la loro letterina e, dopo aver dialogato con lui, hanno ricevuto un piccolo dono da mettere sull’albero di Nalate.
Gli elfi Cotton Candy e Pan di Zenzero, hanno giocato con i bambini, in un clima gioioso e magico.
Il prossimo evento programmato da “Arte che Parla” si terrà il 20 dicembre, sempre a Polistena al Centro di Aggregazione “Luigi Marafioti”.