L’Ufficio tecnico comunale ha redatto e inviato alla Regione, entro i termini previsti, gli allegati relativi al monitoraggio disposto dalla giunta regionale, con regolare avviso pubblico, per acquisire tutti i dati necessari per poter delineare un quadro chiaro della portualità calabrese. L’obiettivo del governatore Oliverio, probabilmente, era quello di poter ripartire, in maniera equilibrata, tra i 23 Comuni inseriti nell’elenco dei porti da fare, i 24 milioni di euro disponibili. A monitoraggio concluso, bisognerà vedere quali saranno i risultati. C’è, in ogni caso, da tener presente che il prossimo 26 gennaio si vota per il rinnovo del consiglio regionale e bisogna aspettare i risultati per capire se sarà ancora Oliverio a portare avanti l’iniziativa in corso della sua Giunta oppure saranno altri a muovere le fila. Quello che, in ogni caso, appare importante è il fatto che Nicotera, comunque vadano le cose, ha manifestato interesse ad acquisire i finanziamenti per la realizzazione del porto. L’amministrazione, guidata da Pino Marasco, in sostanza, ha riaperto una problematica sulla quale da oltre tre anni è calato il silenzio assoluto. In realtà, il sindaco e la sua squadra, anche se gli allegati richiesti sono stati trasmessi all’ultimo momento, hanno sempre manifestato la volontà di aderire al bando regionale. L’Utc ha fatto tutto il necessario curando nei dettagli l’intera procedura e non ha esitato a ricorrere alla consulenza di una società specializzata nella progettazione di strutture portuali per evitare il rischio di incorrere in possibili inesattezze nella compilazione degli allegati al bando regionale.
Da sottolineare ancora che tra le tre ipotesi ammesse dall’avviso, è stata scelta quella inserita nell’art. 5, comma 1b che prevede la possibilità di acquisire finanziamenti <per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica contenente la definizione degli aspetti di cui all’art. 23 del decreto legislativo n.50/2016>. In altre parole, l’Ente è disponibile a far ricorso, per la costruzione del porto, anche alla finanza di progetto ossia al capitale privato. Scelta questa che potrebbe velocizzare notevolmente le procedure. <L’amministrazione – sostiene l’assessore ai Lavori pubblici, Marco Vecchio – non s’è lasciata cogliere impreparata dall’avviso regionale andando incontro sia alle legittime aspettative della popolazione che di alcune associazioni e categorie professionali. Siamo tutti consapevoli del valore strategico di tale infrastruttura per l’economia turistica del nostro territorio e per la tutela dell’attività peschereccia>. L’assessore Vecchio sottolinea, peraltro, che <dopo la riqualificazione del centro storico, che, per caratteristiche sue proprie, ben si presterebbe a far diventare il nostro un vero e proprio paese-albergo, il porto, di certo, costituirebbe un opera strategica che servirebbe ad accrescere le potenzialità del territorio, intercettando un segmento di turismo che va crescendo>.
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