Vitaliano Papillo, Presidente “Gal” Terre Vibonesi, in una nota inviata agli organi di stampa comunica che:”Sono risultati importanti, in termini di partecipazione ai bandi e rapidità nello svolgimento delle pratiche di propria competenza, quelli ottenuti dal Gal che, in poco più di un anno, lavorando seriamente e con sacrificio, è riuscito a distribuire sul territorio circa 2 milioni di euro, di cui usufruiranno 40 imprese agricole e 12 start-up, selezionate guardando alla qualità delle idee per produrre opportunità di lavoro e far girare l’economia. Un toccasana per la provincia di Vibo, che vede i risultati concreti della nostra azione, e ancora ne vedrà nel prossimo futuro. I punti di forza che hanno permesso ciò vanno individuati, come più volte ribadito, nella qualità della squadra di cui si compone il Gal, un team di giovani e dinamici professionisti costantemente all’opera per fare sempre di più e meglio. Ha giocato un ruolo fondamentale anche la comunicazione, che ci ha visti attivi e presenti sui media e sui territori, a far conoscere la nostra agenzia, le sue aree d’azione e gli strumenti che offre per aiutare i giovani e agevolare l’imprenditoria. Non è mai abbastanza ripetere che fondamentale è e sarà la sinergia e la collaborazione tra i vari attori coinvolti, i quali, se vogliamo che il film abbia un lieto fine, devono recitare bene la loro parte. Fra quelli con cui abbiamo più cooperato il Dipartimento agricoltura e risorse alimentari della regione Calabria, i cui uffici, soprattutto da quando si è insidiato il nuovo dirigente Giacomo Giovinazzo, persona preparata e competente, sono riusciti ad imprimere un’importante accelerata al lavoro, giungendo a risultati positivi in termini di quantità e qualità, nonostante le procedure comunitarie, spesso farraginose”.
Infine conclude dicendo che:” Necessita senza dubbio di una revisione, invece, il meccanismo che regola i pagamenti, gestito da Arcea, dove occorre quella marcia in più utile ad imprimere la necessaria accelerazione al moto che porta dalla volontà individuale di fare alla determinazione collettiva di concretizzare. L’impresa che abbiamo realizzato dimostra che gli ostacoli si possono superare. Qualche accorgimento aggiuntivo all’iter consentirebbe di farlo in maniera più rapida”.