Sarebbero 200, al 7 aprile, le domande pervenute in Comune per l’ottenimento dei buoni spesa.
Un dato “ampiamente incongruo rispetto al numero effettivo di persone bisognose del sussidio”, per il gruppo consiliare Movi@Vento che, insieme ai volontari del Movimento 14 luglio, sta seguendo direttamente l’attività di informazione e supporto per la presentazione delle istanze.
I consiglieri chiedono, quindi, all’amministrazione che vengano esaminate le domande fin qui ricevute assegnando subito i buoni del taglio minimo di 70 euro, lasciando però aperti per qualche altro giorno i termini di presentazione delle domande. Inoltre, invitano ad estendere il beneficio ad altri cittadini in stato di bisogno che andrebbero aggiunti ai “nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica”, soggetti che dovrebbero essere già conosciuti dai Servizi sociali comunali e che, come attestato dall’Ocdpc, per il gruppo consiliare, dovrebbero essere inseriti d’ufficio tra i destinatari del sussidio.
La disinformazione per i richiedenti è da imputare “alla carente informazione messa in atto dall’amministrazione che ha usato canali non facilmente accessibili proprio dalle persone che maggiormente versano in uno stato di necessità. Purtroppo lo strumento da noi subito chiesto e indicato come più efficace (avviso con altoparlante montato su automezzo itinerante) è stato utilizzato soltanto a partire dal pomeriggio del 7 aprile e cioè a ridosso del termine di scadenza delle domande”.
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