Doveva essere la stagione del rilancio del turismo, sarà, invece, un’estate di “contenimento”. Il Covid-19 ha smantellato ogni rosea prospettiva, c’è solo da salvare il salvabile. Tutte le strutture ricettive, che lungo il litorale nicoterese non sono poche, guardano a Roma e alla Regione aspettando le linee guida indispensabili per poter mettere in piedi un programma in grado di arginare l’emergenza sanitaria. Ogni imprenditore si sta muovendo con prudenza; nessun salto in avanti, nessuna follia negli investimenti. Nell’attesa che salti fuori l’atteso protocollo antivirus con tutte le regole da rispettare per poter ripartire, sono in corso lavori di manutenzione nei villaggi, nei lidi e in tutte le altre strutture turistico-commerciali. A dispetto delle tante voci negative, frutto più di errate deduzioni soggettive che di accurate analisi della situazione, tutti gli operatori del settore stanno lavorando per affrontare la stagione delle vacanze, che non sarà magari eccezionale, ma, tutto sommato, potrebbe non deludere del tutto ogni aspettativa.
<La pandemia ci ha messi in ginocchio -– sostiene Francesco Falsaterna, direttore dello storico villaggio “Sayonara”, quattrocento posti letto e quasi cento dipendenti – ma l’auspicio è quello di poter aprire i cancelli. Tutto dipende dalle scelte del governo. Nicotera gode di una spiaggia stupenda che potrebbe consentirci di mettere in pratica ogni norma sul rispetto delle distanze. La struttura, peraltro, dispone di due ampi ristoranti e sarebbe possibile mettere in atto ogni misura di sicurezza. Non avremmo la possibilità di lavorare a regime, ma potremmo andarci vicino>. Nelle parole di Falsaterna si coglie l’evidente amarezza per quello che poteva essere e, forse, non sarà. <C’erano tutti i presupposti per una stagione brillante – prosegue – con prenotazioni che ci avrebbero consentito di lavorare a pieno ritmo da maggio a settembre grazie anche ad accordi stipulati con alcuni tour operators. Ora dobbiamo puntare tutto su luglio e agosto. Se ce ne saranno le condizioni – aggiunge – avvieremo l’attività anche per evitare di uscire fuori dai circuiti turistici dopo aver fatto tanto per entrarci. Ci dovesse essere un numero di prenotazioni sufficiente a coprire le spese o, comunque, a non farci rimettere molto, il “Sayonara” sarebbe pronto a partire anche a giugno>.
Dipenderà tutto da quello che succederà nei prossimi giorni e dagli effetti che potrebbero avere le migliaia di rientri in Calabria previsti proprio in questi giorni. Dovesse aumentare il numero dei contagiati, cadrebbe ogni ragionamento. <Speriamo – rimarca Falsaterna – in arrivi controllati anche perché i meridionali hanno bisogno di norme perentorie per non eccedere negli spostamenti>. La città, comunque, si sta svegliando dal non voluto torpore. Baristi, pasticcieri, pizzaioli e ristoratori non hanno colto l’invito della Regione a ripartire subito, ma stanno cominciando a lavorare con l’asporto. Squadre di volontari stanno pulendo piazze, viali e ville per rendere la città più accogliente. Non c’è il “liberi tutti”, ma la voglia di normalità è davvero tanta.
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