Il 53enne Carmine Zappia riaprirà il 4, alle 17,30, la sua tabaccheria.
Circondato dai suoi concittadini, dai rappresentanti dello Stato e delle Forze dell’Ordine, il tabaccaio 53enne che ha avuto il coraggio di denunciare i suoi aguzzini raccontando a Luca Caravaglio, comandante della stazione dei Carabinieri di Nicotera e al comandante della Compagnia di Tropea, Nicola Alimonda, tutti i dettagli di una vicenda che si era tramutata per lui e la sua famiglia, in un vero e proprio incubo, ritornerà finalmente a lavorare nel suo piccolo negozietto di via Foschea.
L’uomo, come si ricorderà, era finito sotto il ricatto della ‘ndrangheta che voleva “togliergli tutto”, ma la sua testimonianza, le sue continue e minuziose dichiarazioni, hanno permesso, il 18 luglio 2019, di avviare l’operazione “Maqlub” consentendo alle Forze dell’Ordine di trarre in arresto il boss Antonio Mancuso, 82 anni e il nipote Alfonso Cicerone, 46 anni e non solo.
“Non è certo facile ricominciare – afferma – ma farò di tutto per ritornare io e la mia famiglia, poco alla volta, alla normalità. Voglio ringraziare le tante manifestazioni di solidarietà, gli incoraggiamenti che mi sono giunti da ogni parte e, soprattutto, la vicinanza dello Stato”.