Militari del Gruppo di Vibo Valentia, nell’ambito di un più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti e di controllo economico del territorio, coordinati dal Comando Provinciale di Vibo Valentia, hanno eseguito, a partire dalle prime ore di questa mattina, un posto di controllo nei pressi del casello autostradale “A2 Salerno –Reggio Calabria” del comune di Pizzo, al fine di procedere all’ispezione di mezzi in circolazione sospetti.
Durante l’esecuzione del servizio, due autovetture provenienti da sud che procedevano a distanza ravvicinata, subito dopo l’uscita dall’autostrada, alla vista inattesa della pattuglia, hanno cercato di sottrarsi al controllo, dandosi alla fuga a velocità sostenuta, ma subito sono state fermate dopo un breve e pericoloso inseguimento.
A seguito di un accurato controllo di entrambi i mezzi, all’interno della seconda vettura che sembrava scortata dalla prima (staffetta), è stata accertata la presenza di circa 40 Kg di marijuana, trasportata all’interno di quattro sacchi di colore nero, che, in seguito alle indagini immediatamente svolte, è risultata essere stata acquistata, poco prima, presso una nota azienda agricola napitina della zona.
Le successive operazioni di perquisizione eseguite presso l’impresa hanno consentito il rinvenimento di un ulteriore e rilevante quantitativo di sostanza stupefacente, già essiccata ed imbustata, dello stesso tipo di quella trasportata, abilmente occultata dietro pallets di cartone, nonché di migliaia di piantine di canapa, ancora coltivate, in attesa di essiccazione.
L’azienda agricola, autorizzata alla coltivazione della canapa sativa, mediante presumibilmente un incrocio di piante, era riuscita a creare una varietà che, pur presentando un aspetto simile alla stessa, conteneva un THC (principale composto psicoattivo della pianta) di gran lunga superiore al limite consentito, come confermato dai prelevamenti di campioni eseguiti.
Al termine delle attività di servizio, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro circa 6 quintali di marijuana già essiccata e pronta all’uso e 5.200 piantine di canapa, coltivate, in attesa di essiccazione e confezionamento, sventando un traffico di sostanza stupefacente, con probabili ramificazioni anche in altre province calabresi, che avrebbe potuto fruttare sul mercato proventi illeciti per oltre due milioni di euro.
Il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo, che si è recato prontamente sul posto per dirigere le operazioni ed il Sostituto Procuratore, Concettina Iannazzo, tenuto conto dei gravi indizi di colpevolezza acquisiti, hanno disposto l’arresto dei cinque soggetti ritenuti responsabili del reato previsto e punito dall’art. 73 D.P.R. n. 309/1990 (due in carcere e tre agli arresti domiciliari).