Salvatore Vecchio critico sul documento unico di programmazione Salvatore Vecchio critico sul documento unico di programmazione

Salvatore Vecchio critico sul documento unico di programmazione

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Comune di Joppolo

Anche a Joppolo è stata pubblicata la deliberazione giuntale relativa all’approvazione del documento unico di programmazione (Dup). Un documento che, per l’ex sindaco Salvatore Vecchio, evidenzia come l’attuale amministrazione comunale sia “Una barca che naufraga nei… fiumi”.

“All’albo online di questo Comune – afferma – è stata pubblicata, con i visti favorevoli del responsabile del servizio finanziario e anche (ma non si comprende a quale titolo) del responsabile dell’area tecnica, la deliberazione giuntale n. 74 del 3 agosto 2020, con la quale è stato approvato il documento unico di programmazione-DUP–   per gli anni 2020, 2021 e 2022. Sollecitato dalla curiosità di conoscere le “strategie” e i “programmi” municipali contenuti nel DUP, posto che il documento costituisce la “guida strategica e operativa dell’Ente” ed inoltre “l’atto presupposto indispensabile per l’approvazione del bilancio”, mi sono inoltrato nella  sua lettura, sconsigliata ai deboli di stomaco. Sono stato immediatamente colpito della corposità del documento, nel senso che esso si compone di 64 pagine, molte delle quali occupate dalla riproduzione di disposizioni e riferimenti legislativi, altre e non poche sono invece la fotocopia dei DUP precedenti, con dati tuttavia non aggiornati o aggiornati alla….rovescia. Per meglio intenderci, estrapolo qualche dato: rispetto al DUP 2019/2021 si può apprendere-notizia interessante per le scuole- della esistenza nel territorio comunale di ben “4  fiumi” nonché -altra bufala- di un piano regolatore generale adottato, ma non approvato, ecc”.

Tutto questo sarebbe stato anche irrilevante, per l’ex sindaco, se almeno una delle 64  pagine  fosse stata riservata alle concrete “strategie” dell’Ente in direzione della promozione del territorio e dello sviluppo del comune “e, a tre mesi dalla conclusione dell’esercizio finanziario – dichiara -, se almeno mezza pagina fosse stata dedicata alla verifica  dello stato di attuazione dei programmi e anche alla verifica dei programmi da effettuarsi. Fatta questa premessa,

Salvatore Vecchio

alcune considerazioni appaiono necessarie e utili. Non vi è nel DUP alcun riferimento alle “strategie” o ai programmi comunalipost  covid”, quantunque le disposizioni in materia prevedano che la maggiore liquidità, impropriamente definita nel DUP “risparmio”, ottenuta dalla rinegoziazione dei mutui e calcolata nella misura di 60mila euro, debba essere utilizzata per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19. E, dunque, posto che nel DUP vengono enfatizzate la famiglia e la scuola, e si fa riferimento alla popolazione prevalentemente anziana, in una parola a bisogni vecchi e nuovi,  ai quali sarebbe stato doveroso dare risposte concrete,  si sarebbe potuto pensare al trasporto in sicurezza degli alunni e, quindi, all’acquisto di uno scuolabus, all’istituzione del servizio di medicina scolastica e di infermiere di famiglia/ comunità, quest’ultimo previsto dal decreto rilancio (in fondo il tanto abusato MEPA serve anche a questo). Poche righe ma dense di..”strategie”  sono riservate all’assetto e alla gestione del territorio: si apprende dal DUP, con rinnovata ilarità, che questo Comune punta ancora sull’abortita “adozione” del piano strutturale associato-PSA- con i comuni limitrofi di Spilinga e di Ricadi. Tuttavia, quest’ultimo, dopo avere revocato tutte le deliberazioni che avevano dato vita nel 2007 all’associazione intercomunale, con deliberazione consiliare numero 2 del 24 gennaio 2019 ha deliberato di “procedere in forma singola alla redazione dello strumento urbanistico” e con provvedimenti successivi si è già concretamente attivato in tale direzione. Ancora, in tema di gestione del territorio, nel DUP non si rinviene alcun riferimento e, quindi, nessuna “strategia” o “programma” in relazione al piano di spiaggia, che adottato nell’anno 2010 rimane da dieci anni  “mal” custodito verosimilmente nei cassetti di continuità. In tema di tutela dell’ambiente, si apprende sempre dal DUP che il Comune “per potenziare il servizio di raccolta differenziata porta a porta” ha provveduto alla fornitura di mastelli, buste, contenitori carrellati e, tuttavia, nonostante si siano spesi circa 60.000 €,  nessun dato viene fornito- e non solo nel DUP- sulla percentuale dei rifiuti differenziati che, dal 21% del 2010, è via via precipitata quasi a quota zero. La pagina riservata nel DUP alla “missione 05-turismo-”, dalla quale si apprende che “la valorizzazione, la promozione e lo sviluppo del turismo rappresentano una peculiarità”,  sarebbe stata la fotocopia integrale delle pagine 44/45 del DUP 2019 se non fosse stato espunto ogni riferimento alla “Vetrina dei prodotti tipici del Poro”, e alla “DE.CO”– “denominazione comunale di origine” , strumenti concepiti ed attuati nel 2010 per dare “ossigeno ad una economia asfittica e per promuovere il territorio” e, tuttavia, cancellate dalle “strategie” e dai “programmi” e, venendo meno a solenni impegni ma in una logica di continuità,  definitivamente affossate da questa Amministrazione. Il richiamo al piano di riequilibrio finanziario che avrebbe dovuto consentire all’Ente “il superamento delle criticità economico-finanziarie” difetta di un atto di umiltà, nel senso che si sarebbe dovuto prendere atto che il piano non è più economicamente sostenibile, posto che sono state disattese alcune misure ritenute essenziali per la sua attuazione, nonostante l’ammonimento contenuto nel parere “terzo” del revisore secondo il quale la completa realizzazione e attuazione del piano di riequilibrio finanziario, è condizionata dalla dismissione del patrimonio immobiliare, dal recupero dell’evasione tributaria, dalla riduzione annua per tutta la durata del piano per un valore di €. 80.000,00, pari a circa il 10% del spese di cui al macroaggregato 103. Si apprende dal DUP che dalla rinegoziazione dei mutui sia stato generato un “risparmio”. E’ vero, invece, che il nuovo contratto stipulato con la Cassa depositi e prestiti ha consentito al Comune di spostare la scadenza dei prestiti e, conseguentemente, di potere disporre immediatamente di una maggiore liquidità. Quest’ultima è stata calcolata in 60mila euro, somma pari alla spesa puntualmente prevista nel bilancio 2020 per le assunzioni di personale da effettuare nell’anno in corso. Ora é necessario puntualizzare: a) la rinegoziazione dei mutui comporta-ma non è stato scritto- l’esposizione dell’Ente ad un debito prolungato nel tempo e per questo Comune ha comportato non la cancellazione dei prestiti ma lo spostamento della loro scadenza al 31 dicembre 2043 con aumento della spesa complessiva per interessi; b) la rinegoziazione testé richiamata, i prestiti richiesti ed ottenuti per anticipazione di liquidità negli anni 2013, 2014 e 2015 ed inoltre l’analogo prestito in corso di perfezionamento sommano circa €. 6 milioni. E’ del tutto evidente che per i prossimi 25 anni i futuri amministratori dovranno fare i conti con bilanci completamente ingessati e, quindi, con l’impossibilità di programmare; c) nel DUP- anche in questo ripetitivo- si legge che occorre cogliere tutte le opportunità offerte dalla vigente legislazione in materia di esercizio delle funzioni e dei servizi in forma associata e che, pertanto-è sempre il DUP- “pensiamo ancora all’Unione dei Comuni come obiettivo strategico” posto che le Unioni dei Comuni “per la gestione associata della struttura amministrativa e dei servizi” comportano…….. un “minor costo unitamente ad una maggiore efficienza ed efficacia”. Bisogna darne atto : alla parole sono seguiti…. i fatti, raccontati nella deliberazione giuntale n. 73/2020, alla quale il DUP riserva alcune pagine, invero non ripetitive. In barba alla celebrazione delle Unioni dei Comuni, ma anche in barba al piano di riequilibrio finanziario con questa deliberazione, pur “vistata” favorevolmente dai responsabili dei competenti servizi,  la dotazione organica è stata aumentata di ben cinque unità, con aumento di spesa, riferita all’esercizio in corso, di €.60.000, somma quest’ultima  a tal fine prevista nel bilancio preventivo 2020. Per concludere, vorrei tanto immaginare che  la giunta municipale non legga le proprie deliberazioni”.

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