Magdi Cristiano Allam a Valentia in Festa 2020

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Qualche sera fa,  si è tenuta in via telematica tramite i canali Facebook e YouTube dell’Associazione Valentia, la sesta serata di “Valentia in Festa”, kermesse culturale organizzata dall’associazione nazionale Valentia, giunta al terzo anno. È stato ospite dell’interessante serata il giornalista e scrittore Magdi Cristiano Allam; ha moderato i lavori il noto giornalista Tonino Fortuna, direttore di Zoom24.

Dopo i saluti del Presidente Anthony Lo Bianco, lo scrittore di origini egiziani, nato al Cairo nel 1952, ormai cittadino italiano dal 1986, ha spiegato brevemente la sua storia. Da musulmano per 56 anni ha creduto in un «islam moderato», fino a quando non è stato condannato a morte da terroristi islamici e da sedicenti «musulmani moderati». Dal 2003 vive sotto scorta. Nel 2008 ha ricevuto il battesimo da Papa Benedetto XVI. Nel 2013 si è dissociato dalla Chiesa di Papa Francesco per la sua resa all’islam. È stato il primo giornalista in Italia a subire un procedimento disciplinare per «islamofobia» da parte dell’Ordine dei Giornalisti e a vincerlo. Ha denunciato il «Jihad by Court», la Guerra santa islamica attraverso i tribunali, una persecuzione giudiziaria che subisce per impedirgli di criticare l’islam. Ha una laurea in Sociologia. È stato Editorialista della «Repubblica» e vice-Direttore del «Corriere della Sera». Ha scritto 16 libri su islam e immigrazione. Tiene conferenze in Italia e all’estero. Ha fondato l’Associazione «Amici di Magdi Cristiano Allam» per diffondere informazione corretta e promuovere formazione costruttiva.

 

Prescrive l’ odio verso i miscredenti e la loro sottomissione attraverso la violenza”. “Pensa – agli attentati di Pasqua in Sri Lanka: per noi i ragazzi che si sono fatti esplodere sono terroristi, ma nel loro mondo sono considerati dei buoni musulmani, perché si sono comportati come Maometto, che decapitava personalmente i propri nemici, e hanno ottemperato a quanto prescrive la Sunna, ovverosia il codice di comportamento islamico”. Secondo Magdi Cristiano Allam  ex- vicedirettore del Corriere della Sera “il vero pericolo però non è il terrorismo, che possiamo sconfiggere perché siamo superiori militarmente e come intelligence, ma l’ occupazione capillare che l’ islam sta facendo del nostro territorio attraverso la proliferazione di moschee, scuole e centri di assistenza islamici finanziati da Paesi che sono nostri nemici”. Esiste, sostiene lo scrittore e giornalista,  una vera e propria sottomissione dell’Occidente nei confronti dell’Islam non solo perché “temiamo la loro reazione violenta e per questo, un pezzo alla volta, ci arrendiamo a essi” ma anche per motivi geopolitici ed economici. Ancora: “Noi ci facciamo invadere dalle loro moschee e dalla loro cultura come contropartita per i soldi che ci danno”. Scuote il capo chiaramente in modo energico e alza la voce verso l’Unione Europea che  “punta a eliminare la sovranità degli Stati e le identità localistiche per creare un unico mega soggetto” per “competere con i colossi Usa e Cina”. Una  colossale bugia, sostiene Allam, creata ad arte per “spalancare le frontiere a un’ immigrazione incontrollata e creare un enorme meticciato”. “Dare del seminatore di intolleranza a me – dice Magdi Cristiano Allam- è estremamente grave. Sottintende il fatto che ho un pregiudizio nei confronti degli immigrati o dei musulmani che corrisponde ad un reato perché parliamo di razzismo. Ricordo loro che io sono stato un immigrato vero in Italia. Mi rappresentano come un terrorista ma io sono una vittima del terrorismo e di quelli che seminano intolleranza: da 14 anni vivo sotto scorta”, questo ha dichiarato, lo scrittore, sulle colonne de Il Giornale.

L’illustre scrittore, ha voluto sottolineare ai presenti alla diretta che l’islam confligge con l’articolo 8 della Costituzione Italiana laddove, dopo aver premesso che “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge”, si precisa che “Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano”, e che “I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze”.

 

Ecco perché, sottolinea Magdi Cristiano Allam , dobbiamo contrastare la legittimazione dell’islam sul piano religioso, politico e amministrativo, dal momento che non sussistono le condizioni richieste dalla Costituzione Italiana  per il riconoscimento dell’islam.  Prima che sia troppo tardi. Richard Dawkins, il più celebre ateo del mondo, ha perso molti lettori dopo che ha definito l’islam “la più grande forma di male al mondo”. Sicchè  consiglio a tutti di leggere  l’ultimo libro di Magdi Allam  “Stop Islam”, testo chiaro, preciso, evocante, storico; è una pietra miliare, un vangelo contemporaneo.

MAGDI CRISTIANO ALLAM
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