Decine gli utenti fuori dall’ufficio postale dove, in particolare nei giorni dedicati al ritiro delle pensioni, si creano lunghe file di persone che attendono di poter usufruire dei servizi erogati dagli sportelli interni.
E’ quanto si assiste quotidianamente in città, dove la fila per accedere all’ufficio aumenta, quotidianamente, ora dopo ora, in barba al pericolo di assembramenti.
A peggiorare la situazione anche il recapito diretto da parte di alcuni portalettere, di avvisi o raccomandate che richiedono la firma. Gli stessi, infatti, preferiscono lasciare nelle cassette delle lettere l’avviso di giacenza che, inevitabilmente, richiede alle persone interessate il recarsi personalmente in Posta con l’aggravio di incrementare, così, la già nutrita fila.
“Nonostante fossi in casa – afferma una signora – nessuno ha suonato al citofono per farmi firmare il ricevimento della raccomandata. Sono stata costretta ad una interminabile coda che potevo evitare. Lavoro e non posso trascorrere ore intere ad attendere di entrare nell’ufficio postale, come me tante persone”.
Una situazione paradossale a discapito della pazienza degli utenti che sta provocando disappunto tra la cittadinanza.