Il 5 maggio del 2014 in occasione della “Giornata mondiale per l’igiene delle mani”, istituita dall’Organizzazione mondiale della sanità, su intuizione del prof Gabriele Sganga, veniva promossa una serrata campagna di informazione ed educazione presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma con lo slogan: “Ti sei lavato le mani?”.
Ricordo di essere rimasto colpito per questa campagna di sensibilizzazione così semplice e quasi scontata sul “Lavarsi le mani” che decisi di visitare il Policlinico per incontrare il mio illustre conterraneo, prof Gabriele Sganga, che allora fu l’ideatore della campagna all’interno del Gemelli, forte del fatto che era l’eminente direttore del Master in Sepsi Chirurgia, ed oggi al Gemelli, è anche il Direttore dell’UOC-Unità Operativa Complessa Chirurgica d’Urgenza e del Trauma.
Ricordo, di aver visitato nel gennaio 2016 il Gemelli in concomitanza con l’arrivo di una delegazione ministeriale della Repubblica del Kossovo accompagnati dalla prof.ssa Natasha Shehu, interessati ad un confronto con la dirigenza del Policlinico i quali, ricordo, rimasero colpiti dall’efficacia dei tanti manifesti affissi all’interno dei corridoi della struttura che raffiguravano l’importanza del lavarsi le mani.
Sganga, in quella occasione, spiegò alla delegazione che <la giusta percezione di quanto questa semplice pratica possa essere importante per la prevenzione di molte malattie. Una corretta igiene delle mani è fondamentale per gli operatori sanitari perché riduce la diffusione delle infezioni ospedaliere. Le mani sono un ricettacolo di germi dove circa il 20% è rappresentato da microrganismi non patogeni, che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, però, possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell’aria o con cui veniamo in contatto in diverse occasioni.>
Il prossimo 5 maggio 2021 si celebra l’ottava “Giornata mondiale per l’igiene delle mani” e, in tempo di Covid, risulta un tema assolutamente centrale, quasi profetico, in riferimento all’intuizione del 2014. Il prof Gabriele Sganga intervistato oggi per l’occasione, ha rinnovato le sue <raccomandazioni nel lavarsi le mani che, da pratica medica ed infermieristica, si raccomanda fortemente oggi alla popolazione intera per l’igiene e la prevenzione da batteri e virus – affermando Sganga – si riduce del 30/40% il rischio delle infezioni con una azione da poco, ma utile e fondamentale. Tutto questo deve diventare uno Stile di Vita – aggiungendo – dobbiamo procedere da un ospedale senza infezioni ad un mondo senza infezioni. Una manovra, una semplice misura nel lavarsi le amni – conclude Sganga – deve divenire una azione che, da poco, si deve trasformare in una abitudine di vita utile ed essenziale>.
Antonio Leonardo Montuoro