ANTONIETTA CONDOLUCI: “I DIRITTI VIOLATI E CALPESTATI DI NOI CALABRESI”.

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La Dott.ssa Antonietta Condoluci Presidente della Società coop sociale Onlus La Forza della Vita in una nota inviata agli organi di stampa afferma:

“La Regione Calabria è all’ultimo posto per spesa sociale pro capite, difatti, invece di farci progredire, è evidente che la nostra Regione sta facendo una chiara involuzione.

Esempio lampante è la sospensione dello scorso 26 marzo 2020, in piena pandemia, in Consiglio Regionale della Calabria, di una delibera (il DGR 503/2019) attesa da quasi vent’anni, che rendeva applicabile la legge regionale 328/2000 sulle politiche sociali, legge che da oltre due decenni la nostra Regione non è mai stata in grado di attuare e rispettare, osteggiandola in tutte le sedi, lasciando fuori oltre due milioni di persone dall’usufruire dei servizi primari socio-assistenziali”.

La dott.ssa Condoluci continua: ”Questo è lo stato del Welfare in Calabria: mancano i normali servizi, non si rispettano i regolamenti

nazionali e non si fanno piani di zona previsti dalla 328/2000: alla luce di tutto questo la Regione rimane impassibile.

La strategia politica calabrese sembra essere quella di separare le persone in difficoltà dal resto della società.

Chi soffre è abbandonato ed i servizi previsti, tra cui quelli importantissimi a domicilio, non sono garantiti.

Negli scorsi anni si è lavorato per stilare il Regolamento Regionale n°22/2019, redatto faticosamente prima della tornata elettorale, per salvare i pochi servizi esistenti; tale Regolamento favorisce l’attuazione dei vari interventi sociali mancanti al Welfare regionale. Ci sono volute ben due sentenze del Tar Calabrese e una del Consiglio di Stato per non abrogarlo”.

La dott.ssa Condoluci evidenzia: ”Tra l’altro, la Calabria è impossibilitata a ricevere i fondi previsti in materia di Welfare Sociale sia dallo Stato che dall’Unione Europea in quanto la Regione è inadempiente, perché ferma a livello legislativo ad oltre trent’anni fa (legge Regionale n°5 del 1987).

La politica nella nostra Regione non contrasta il disagio socio – assistenziale, ma fa la guerra ai più poveri, ai disabili, ai malati terminali, ai più deboli.

Altresì queste categorie fragili non si accorgono di ciò che accade e gli viene negato perché spesso ignorano totalmente i servizi di cui hanno diritto…

Purtroppo da troppi anni vige la logica del clientelismo, offrendo servizi come fossero favori e non diritti certi ed inviolabili, questa è la vera sventura!

Il 50% dei calabresi è costretto a spostarsi verso altre regioni per farsi curare, situazione che è diventata sempre più drammatica in periodo di covid-19 poiché le disuguaglianze si evidenziano e si cronicizzano ancor di più.

La povertà di servizi quindi, si è acutizzata in questo periodo difficile per tutti noi”.

Infine la dott.ssa Antonietta Condoluci conclude: ”Questa battaglia si può vincere però, non con la collaborazione di pochi, ma con il coinvolgimento di tutti.

La Calabria è ricca di persone valide, preparate e tenaci che non si danno per vinte e lottano, di famiglie che investono sul futuro dei propri figli, realtà dove il senso civico e il valore della famiglia permangono e sono

fortemente radicate.

Non è una regione chiusa la nostra, anzi, ha lo sguardo aperto al mondo.

E’ triste vedere che chi vuole costruire, fare (secondo diritti e doveri), operare e aiutare i più deboli in zone difficili con dignità e onestà riceve porte in faccia, illazioni sul proprio operato, ingiurie gratuite ma soprattutto debba imbattersi in amministrazioni locali e in una politica regionale che agisce

consapevolmente e consciamente contro l’attuazione della legge!”

 

 

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