Aldo Polisena  e Domenico Scarfò del   Costituendo Circolo Socialista Maropati-Cinquefrondi  “Vincenzo Gallizzi”: “Non meritiamo questa città Metropolitana”.     

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Aldo Polisena e Domenico Scarfò, in una nota inviata alla stampa affermano: ”Nel futuro la Città Metropolitana di Reggio Calabria, nata da un obbrobrio di legge denominata legge Del Rio, sarà ricordata per diverse inadempienze soprattutto verso il territorio di quella che fu l’ex Provincia.

Tra queste inadempienze, come dimostrano le diverse denunce di associazioni, Sindaci e comunità locali riguarda la grave e vergognosa condizione in cui versa la viabilità soprattutto secondaria”.

Polisena e Scarfò continuano: ”Era il 18 luglio dl 2020 quando, a seguito dell’ennesima frana  caduta sulla  strada statale ex 536,oggi strada provinciale 2, tra il bivio di Mastrologo-Tritanti di Maropati, quando il sottoscritto assieme a diversi cittadini e uomini delle Istituzioni, sindacalisti  e diversi circoli ed Associazioni, organizzò nella sala Consigliare di Maropati, una Assemblea di denuncia delle condizioni della strada con  la richiesta immediata dell’apertura con la rimozione delle frane che da mesi isolavano il paese di Maropati dal resto della Piana”.

Polisena sottolinea: ”Successivamente il sottoscritto accompagnò l’Onorevole Marcello Anastasi, Capogruppo di “Io resto in Calabria” al Consiglio Regionale, in un tour tra Maropati, Giffone, Galatro ,Serrata e San Pietro di Caridà per visionare le condizioni della viabilità dei paesi della valle del Mesima.

Da li scaturì una forte denuncia e una richiesta alla Città Metropolitana di intervento urgente che ha prodotto un intervento parziale di rimozione della frana sulla ex 536, ma non un intervento di risanamento idrogeologico del costone Condello-Lamari-Carcara, la cui instabilità crea i continui crolli.

La stessa assemblea del 18 luglio approvò un documento con  il quale si chiedeva alla Città metropolitana” di risolvere il  perdurante isolamento del centro abitato di Maropati, della frazione di Tritanti, di una vasta e fiorente zona agricola e di numerose attività produttive a causa di alcune frane, smottate dal costone Condello-Lamari- Carcara che da oltre tre mesi hanno provocato la chiusura al traffico della ex S.S. 5 Maropati-Galatro.”

E ancora Polisena insieme a Scarfò aggiungono: ”Questo appello  è rimasto inascoltato e diversi mesi fa si è verificato l’ennesimo crollo a causa di forti precipitazioni temporalesche ,che  ha trascinato un tratto della carreggiata della strada e dei pali della linea elettrica. la comunità di Maropati continua a rimanere isolata  con il resto dei paesi vicini e con l’intera Piana.

Nell’assemblea dell’anno scorso, tutti i presenti e i rappresentanti dell’Associazione del Coordinamento della “Città  della Piana”, con il suo Presidente Arch. Armando Foci, avevano messo sotto accusa proprio la Città Metropolitana per la condizione in  cui versa una importante  strada che da anni  non ha subito nessun intervento di prevenzione, di manutenzione o di rifacimento dei tratti  a rischio crolli”.

Polisena e Scarfò incalzano: ”Cosa aspetta si aspetta? Forse che ci scappi il morto in una strada  molto frequentata e dove tanti cittadini di Maropati sono proprietari di attività  agricole   e di ristoro. Da più parti si rimpiange  la soppressione della vecchia Amministrazione Provinciale che quantomeno un minimo di intervento sulla viabilità, riusciva ad effettuarlo. Oggi il sistema viario della Piana è fatto di buche, cespugli e situazioni di grave pericolo per gli automobilisti e per i cittadini di questa area.

I paesi dell’interno che sono in via di spopolamento e di abbandono, hanno la necessità di avere strade sicure così come hanno bisogno di  un intervento immediato di ripristino della circolazione stradale  in piena sicurezza al fine di garantire a questo territorio di poter svolgere equamente e dignitosamente il proprio ruolo nel contesto territoriale.

Per questi motivi diventa non più procrastinabile( dopo oltre  trent’anni dall’inizio di lavori) il proseguimento della costruenda Pedemontana per collegare dignitosamente Maropati e i paesi dell’interno all’Autostrada  A2 e alla strada a Scorrimento veloce Rosarno-Gioiosa Jonica”.

Infine Aldo Polisena e Domenico Scarfò concludono: “O si passa  concretamente dalle parole ai fatti” oppure il destino dei piccoli centri è segnato verso una morte lenta a causa dello svuotamento delle risorse umane e materiali.

I rappresentanti delle Istituzioni o  intervengono immediatamente per dare soluzioni a queste problematiche che investono le loro Comunità o è meglio che facciano altro”.

 

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